Un secondo tempo di valore assoluto dà al Cagliari una fondamentale vittoria nello scontro salvezza col Lecce. I salentini vanno avanti al riposo, ma la ripresa è tutta rossoblù: dallo 0-1 dell’intervallo al 4-1 finale.

Cagliari vicinissimo al vantaggio all’11’: bella palla di Zortea a destra per l’inserimento di Zappa, cross basso per il tap-in di Felici al limite dell’area piccola ma il rimpallo favorisce Guilbert che salva quasi senza rendersene conto. Al 19’, invece, la palla in piena area diventa buona per Adopo ma Falcone compie una gran parata sul suo sinistro a botta sicura.

È ancora il Cagliari a creare le occasioni migliori: al 22’ ottimo recupero alto di Felici, scarico centrale su Zortea che alza la palla per liberare Viola solo davanti a Falcone, ma il numero 10 arriva con un attimo di ritardo e non riesce a toccare. Dopo tante occasioni per i rossoblù anche una per il Lecce, al 32’ Krstović si libera bene in area e sul suo sinistro è bravissimo Caprile a opporsi.

Passa un minuto: angolo per il Cagliari sul secondo palo, sponda di Piccoli che diventa un tiro e Krstović salva di testa sulla linea. L’azione prosegue e su cross dalla destra ci prova Luperto di tacco, bella girata alta di poco. Al 41’ gol annullato a Viola per un fuorigioco, sull’incrocio. Ma sull’azione seguente Tete Morente, pescato a sinistra, crossa basso e la deviazione di Zappa rende la palla buona per Pierotti il cui sinistro rasoterra vale lo 0-1.

Nella ripresa il Cagliari entra malissimo in campo, in neanche due minuti il Lecce va vicino al raddoppio con Krstović che svirgola su cross da destra e Pierret che calcia alto dal limite. A Nicola l’inizio di secondo tempo non piace e al 54’ opera un triplo cambio: fuori Adopo (appena ammonito), Viola e Makoumbou per Deiola, Gaetano e Marin. C’è subito un cross di Zappa preciso per Piccoli, il cui colpo di testa sul secondo palo esce non di molto.

La mossa di Nicola porta i suoi frutti al 60’: Gaetano serve Deiola in area, gran colpo di tacco a smarcare l’inserimento del numero 70 solo davanti a Falcone e destro vincente che vale l’1-1. Sull’onda dell’entusiasmo (compreso anche dal pubblico) Deiola su un angolo respinto controlla e calcia col destro, palla destinata all’incrocio e Falcone vola. Ma sulla successiva battuta dalla bandierina di Marin è Luperto a deviare in rete, con un tocco da due passi fra spalla e schiena. Punteggio ribaltato in cinque minuti, 60’ e 65’.

Nel Lecce, dal 63’, c’è in campo Rebić per Krstović. Ma la partita dell’attaccante croato dura appena dieci minuti: al 72’ fa fallo su Mina e, quando il colombiano cade in area, gli passa sopra coi tacchetti sul braccio sinistro. L’arbitro dà giallo, poi richiamato al VAR cambia in rosso diretto: fallo bruttissimo ed espulsione sacrosanta.

Gli ultimi due cambi di Giampaolo sono Burnete e Karlsson per Tete Morente e Coulibaly. Si riprende a giocare (78’) e con un sinistro da fuori Augello sfiora il palo a Falcone immobile. Il numero 3, in campo dal 74’ per Felici, è ispiratissimo e all’80’ con uno splendido cross sul secondo palo pesca Zortea, che si smarca dall’altro numero 19 Jean e di testa firma il 3-1 che manda in delirio i 16.306 della Domus.

È un Cagliari dilagante, che all’83’ trova anche la magnifica marcatura del poker: Marin serve Obert libero sulla destra, controllo e spettacolare sinistro a giro che entra morbido con Falcone che può solo guardare. È il suo primo gol in carriera. E per il Cagliari è una vittoria che significa uscire dalla zona retrocessione.

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