It’s not coming home, nemmeno questa volta. Inglesi ancora una volta sconfitti in finale, la Spagna vince per la quarta volta nella storia i campionati europei di calcio, diventando così la nazionale con più titoli in assoluto davanti alla Germania. Un’altra amara finale per l’Inghilterra dopo quella persa tre anni fa a Wembley contro l’Italia.

All’Olympiastadion di Berlino la squadra di De La Fuente si impone per 2-1: tutti nella ripresa i gol, apre Nico Williams, pareggia Palmer e la decide a 4 minuti dal 90’ Oyarzabal. Dopo un primo tempo equilibrato e senza grandi emozioni, le Furie Rosse prendono il sopravvento nel secondo e ottengono un meritatissimo trionfo.

LE FORMAZIONI

Southgate sceglie il seguente undici titolare: Pickford; Walker, Stones, Guehi; Saka, Mainoo, Rice, Shaw; Bellingham, Foden; Kane. De La Fuente risponde così: Unai Simón; Carvajal, Le Normand, Laporte, Cucurella; Ruiz, Rodri; Yamal, Olmo, Williams; Morata.

LA CRONACA

Primo tempo

Primo tempo intenso e molto equilibrato, ma privo di emozioni. Come da copione, è la Spagna a fare la partita e gestire il possesso palla. L’Inghilterra, molto attenta e ben chiusa, è subito pronta a ripartire. L’unico tiro nello specchio dei primi 45’ arriva nel recupero, è di Foden al volo dopo una punizione calciata da destra, innocuo. Per il resto qualche tentativo di affondo sulle fasce degli spagnoli ben neutralizzato dalla difesa inglese e alcune ripartenze dell’Inghilterra che non riesce a concretizzare. Brivido solo per una giocata in area di Morata, neutralizzato da Stones, e un errore di Carvajal che si fa rubare palla da Bellingham, assist per Kane e tiro respinto. Ammoniti entrambi i centravanti, Harry Kane e Alvaro Morata appunto.

Secondo tempo

Si riparte con una brutta notizia per la Spagna, che perde per infortunio il suo faro Rodri, sostituito con Zubimendi. Ma la squadra di De La Fuente non ne risente, anzi: passa poco più di un minuto e arriva il vantaggio spagnolo. Gran giocata del solito Lamine Yamal (17 anni compiuti ieri) e assist perfetto per Nico Williams che batte Pickford. Subito dopo Dani Olmo sfiora il raddoppio. L’Inghilterra accusa il colpo, la Spagna imperversa e va altre due volte vicinissima al gol nel giro di 2 minuti: prima Morata spreca a tu per tu, poi Nico Williams da fuori sfiora il palo.

Dopo un’ora di gioco Southgate sacrifica Kane e inserisce Watkins, eroe della semifinale contro l’Olanda. A svegliare gli inglesi ci prova Bellingham con un gran numero, botta da fuori e palla di poco a lato. La partita ora è apertissima, dall’altra parte gran risposta di Pickford sul solito Yamal. Ma al 73’ arriva il pareggio: lo firma Cole Palmer con un gran sinistro rasoterra da fuori su assist di Bellingham, che in caduta riesce ad allungargli il pallone.

La Spagna non demorde, continua a macinare gioco e va di nuovo vicinissima al vantaggio, Pickford dice no a Yamal al termine di una meravigliosa azione corale degli iberici. Ma il gol del 2-1 è solo rimandato, lo firma all’86’ Oyarzabal: altra splendida azione corale, sul cross rasoterra di Cucurella il centrocampista entrato al posto di Rodri interviene in spaccata in area e non lascia scampo a Pickford. Le emozioni non sono finite, subito dopo l’Inghilterra sfiora il pari tre volte sullo stesso calcio d’angolo con altrettanti colpi di testa: sul primo interviene Unai Simon, sul secondo c’è il salvataggio sulla linea di Dani Olmo, il terzo termina alto.

È l’ultima grande chance per gli inglesi, che tornano nuovamente a casa con l’amaro in bocca. Meritatissimo il trionfo della Spagna, per quanto fatto vedere nella finale e nel resto del torneo.

(Unioneonline/L)

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