“Ritrovarci fuori dalle ultime tre posizioni fa piacere però bisogna stare attenti, sento sin troppi elogi: è vero che è stato fatto tanto, ma manca il passo conclusivo".

Leonardo Semplici non si lascia trascinare dall’euforia dell’ambiente dopo la rimonta che ha portato il Cagliari a +4 sulla zona retrocessione e pensa a conquistare la salvezza matematica il prima possibile.

A tale scopo potrebbe essere decisiva una vittoria nel turno infrasettimanale di domani contro la Fiorentina. Un match che arriva a tre giorni da una vera e propria battaglia, quella del Vigorito, molto dispendiosa dal punto di vista fisico.

Proprio per questo potrebbe esserci qualche cambio rispetto alla formazione di domenica. Non troppi, visto che la posta in palio resta altissima: “Stiamo valutando le condizioni di tutti con lo staff sanitario e atletico. Nel pomeriggio ci aspetta la rifinitura, vedremo di individuare i giocatori che hanno recuperato meglio, per fornire una grande prestazione. In base alla condizione fisica di alcuni ragazzi deciderò anche il modulo da adottare domani”, spiega il tecnico rossoblù.

Gli avversari: “Squadra di grande valore, che sulla carta avrebbe dovuto avere un’altra classifica: con la vittoria di sabato dovrebbe essere salva, noi non ancora. Sarà una partita difficilissima, cercheremo di affrontarla consapevoli delle difficoltà che incontreremo ma con la voglia di fare risultato e mettendo in campo le qualità che ci hanno consentito di arrivare dove siamo adesso”.

Lo schema sul gol di Lykogiannis a Benvento: “Ho cercato di portare un tiratore al limite dell’area, avevamo provato la situazione in allenamento, anche se non era mai venuta così bene. Sono cose che ciascun allenatore cerca di studiare per mettere i propri giocatori di tirare fuori le loro doti in determinati episodi. Abbiamo avuto la fortuna di andare subito in vantaggio, poi ci siamo intimoriti concedendo troppo spazio al Benevento. Questo non deve accadere, dobbiamo giocare sempre con quel coraggio e quella personalità che abbiamo dimostrato di possedere”.

La rimonta quasi insperata: “Alla salvezza ho sempre creduto, sin dal giorno del mio arrivo, nonostante ci fosse una situazione complicata. Il compito più difficile è stato dare ai ragazzi lo spirito di lottare per un obiettivo, diventare squadra: abbiamo creato una mentalità giusta, i giocatori hanno dato grande disponibilità a mettersi in discussione e così partita dopo partita, hanno dato una scossa alla classifica”.

Un percorso “sotto gli occhi di tutti” quello compiuto dal Cagliari nelle ultime settimane. “Avevamo e abbiamo una responsabilità nei confronti della Società, dei tifosi, e di un popolo che nonostante non possa venire a sostenerci allo stadio continua a seguirci e a spingerci verso il nostro obiettivo”, scandisce il condottiero dei rossoblù.

(Unioneonline/L)

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