La Salernitana batte il Venezia e fa piombare il Cagliari in piena zona retrocessione quando mancano solo tre giornate alla fine del campionato.

Nel recupero della ventesima giornata di campionato rinviata per Covid la squadra di Davide Nicola pone il sigillo alla risalita delle ultime settimane (4 vittorie e un pari nelle ultime 5), che l’ha portata dall’ultimo posto in classifica alla zona salvezza.

All’Arechi finisce 2-1 per i campani. Salernitana avanti dopo appena 7 minuti grazie a un rigore di Bonazzoli che lascia immobile Maenpaa dopo un fallo di mani in area di Ceccaroni. I campani sfiorano il raddoppio ma Caldara salva sulla linea nel finale di primo tempo.

A inizio ripresa i lagunari prendono coraggio e, dopo una parata di Sepe su Okereke, trovano il pari al 13’: lo firma Henry, tap in vincente dopo colpo di testa di Caldara respinto dal portiere granata.

Dopo la girandola di cambi, al 67’ arriva il nuovo vantaggio della Salernitana. Lo firma Verdi, che approfitta di un rimpallo per scaraventare un sinistro di controbalzo alle spalle di Maenpaa. Nel finale i campani rischiano solo su una punizione di Aramu che termina a fil di palo, poi il Venezia resta anche in dieci per l’espulsione di Ampadu e le speranze di rimonta dei lagunari si esauriscono definitivamente.

Ora, senza asterischi e con tre sole partite da giocare, la classifica per i rossoblù si fa sempre più drammatica. Il Cagliari è in piena zona retrocessione: terzultimo con 28 punti, uno in meno della Salernitana a quota 29. Chiudono la classifica il Genoa a 25 e il Venezia, praticamente retrocesso, a 22. Più su in zona relativamente tranquilla ci sono Spezia e Sampdoria con 33 punti.

Unica consolazione per la squadra di Agostini è che ha ancora il destino nelle sue mani. Bisogna vincere lo scontro diretto di domenica all’Arechi per operare il controsorpasso.

(Unioneonline/L)

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