Tra le imbarcate rimediate nella prima parte del campionato, quella col Napoli è stata la più indigesta. Una manita in pieno volto, ha lasciato stordito e impotente il Cagliari quel giorno al Sant'Elia (glaciale 11 dicembre 2016) e una ferita ancora aperta nel cuore dei tifosi. Cinque mesi dopo, la squadra di Rastelli ha la possibilità di cicatrizzarla e spazzare via l'onta dell'umiliazione, anche se uscire indenne dal San Paolo sarebbe un'impresa per chiunque. Figurarsi oggi.

LA CLASSIFICA I partenopei sono lanciatissimi e possono scavalcare la Roma (impegnata domani a San Siro col Milan) e prendersi quella seconda posizione che porta dritti in Champions senza passare per i preliminari. Come dire: nel posto sbagliato al momento sbagliato. Anche i rossoblù, tuttavia, sperano di salire di un gradino, l'undicesimo, distante due punti e occupato dall'Udinese, che scenderà in campo domani all'ora di pranzo con l'Atalanta.

SABATO DA LEONI Anticipo del quartultimo turno di Serie A, il via alle 18, fischia l'arbitro triestino Giacomelli e lo stadio, manco a dirlo, sarà una bolgia. Sarà un sabato da leoni, e ne serviranno undici (su undici) rossoblù per lasciare nell'Isola paure o timori reverenziali, ruggire su ogni palla e tenere testa alla squadra che - probabilmente - esprime il più bel calcio in Italia. Servirà, insomma, il miglior Cagliari, sotto il profilo tecnico, ma soprattutto caratteriale. E passionale.

TRE NAPOLETANI AL SAN PAOLO E sarà soprattutto la serata di Rastelli. Nato a Torre del Greco, ha giocato col Napoli nella stagione 2001/2002 (6 gol in 32 partite). Anche se le soddisfazioni più grandi - paradossalmente - se le è prese contro i partenopei, quando indossava la maglia dell'Avellino, e prima ancora quelle di Piacenza e Como. Anche per Pisacane e Borriello, nati e cresciuti a una manciata di sospiri dal San Paolo, non sarà una partita come le altre. Il bomber spera poi di scaricare in rete il 17° colpo rimasto in canna col Pescara per avvicinarsi al record.

TUTTI IN FERMENTO Scalpita poi Farias, Diego di nome in onore di Maradona (il padre stravedeva per lui) e grande protagonista con una doppietta l'ultima volta che il Cagliari ha giocato al San Paolo, due anni fa (uno dei pochi acuti dell'era Zeman). E in generale, tutti sperano di prendersi la scena. A cominciare dai sardi che, più degli altri, vivono la rivalità tra le tifoserie e vorrebbero riscattare la figuraccia dell'andata.

I PROBABILI UNDICI A Rastelli il compito di scegliere la formazione che meglio può interpretare la serata, non solo dal punto di vista tattico evidentemente. Probabile un modulo più coperto e allineato, magari il 4-5-1. I possibili titolari: Rafael, Pisacane, Salamon, Bruno Alves, Murru, Isla, Barella, Tachtsidis, Ionita, Sau e Borriello.

IL TRIO DELLE MERAVIGLIE Nel Napoli squalificato Koulibaly, acciaccato Hamsik. Sarri ha comunque il serbatoio pieno e non rinuncerà al 4-3-3, con Reina in porta, Hysaj, Albiol, Maksimovic e Ghoulam in difesa; Allan, Jorginho e Zielinski a centrocampo; Callejon-Mertens-Insigne il trio delle meraviglie in attacco. Insomma, serata per cuori forti.

Fabiano Gaggini

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