Per trentasette minuti ha riportato l’atmosfera della Serie A alla Unipol Domus, oltre a spaccare la partita, caricarsi la squadra sulle spalle e trascinarla verso la vittoria. Molto più di una ciliegina, Marko Rog è il giocatore che, più di tutti, può alzare il livello del Cagliari. Un lusso per l’intera categoria. È ancora alla ricerca di una condizione atletica ottimale complice un precampionato tormentato, nel secondo tempo della gara con il Cittadella ha comunque dimostrato di essere a buon punto. Ora morde il freno, vuole riprendersi il tempo perso e il calcio che conta, compresa la nazionale croata. E qualcuno, prima o poi, un posto tra gli undici iniziali dovrà cederglielo. Magari già sabato a Ferrara.

Nodo tecnico-tattico

Rieccolo, lo strappo che apre il campo al Cagliari e manda in tilt l’avversario. Col suo ingresso è cambiato radicalmente il copione della gara, insieme a Luvumbo ha ribaltato il Cittadella ricordando ai più distratti quanto pesa quel 6 in mezzo al campo. Il nodo è tecnico e tattico allo stesso tempo, Liverani sta già studiando il modo migliore per scioglierlo e consegnargli la maglia da titolare. Se non dopodomani contro la Spal, nella prossima in casa col Modena. L’idea di ricucirgli addosso il vestito del trequartista (col quale aveva iniziato la carriera in Croazia), stuzzica il tecnico romano che, intanto, lo sfrutta da mezzala (con risultati eccellenti). Dando per scontato il 4-3-2-1 come (nuovo) modulo di partenza, a fargli spazio potrebbero essere uno tra Deiola e Viola (o addirittura entrambi) a centrocampo oppure Pereiro (Mancosu oggi non lo smuove neanche un uragano) tra le linee. Lo stesso Liverani si è sbilanciato alla vigilia della sfida col Cittadella, sabato sera: «Stiamo lavorando per riportarlo in campo e non farlo più uscire». Figurarsi dopo averlo visto giocare il giorno successivo.

La condizione atletica

Il doppio infortunio al crociato è un lontanissimo ricordo ormai, Rog si trascinava, però, un fastidio muscolare dalla passata stagione che lo ha frenato e condizionato nel corso della preparazione tra luglio e agosto. È ripartito in ritardo, dunque, ma si sta pian piano rimettendo al passo dei compagni. Ora è a completa disposizione di Liverani che, fiutato l’affare dal primo giorno di ritiro, se lo gode e se lo coccola ogni giorno ad Asseminello, e non perde occasione per farlo anche pubblicamente.

Scelta di vita

Qualità e quantità insieme, una miscela esplosiva che rende Rog tra i più forti in questa Serie B. Centrocampista moderno, interpreta con la stessa intensità entrambe le fasi e farebbe la felicità di parecchie squadre di medio-alta classifica in A. Ha scelto, però, di restare nell’Isola nonostante la categoria e si è addirittura abbassato l’ingaggio spalmandolo sino al 2026. Una scelta forte, una scelta, soprattutto, di cuore e riconoscenza che potrebbe togliergli qualcosa non solo economicamente. Giocando tra i cadetti rischia, infatti, di finire fuori dai radar croati in vista dei Mondiali in Qatar. O forse no. Lui intanto ha messo il Cagliari davanti a tutto. Ma non rinuncia a prendersi tutto.

Fabiano Gaggini

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