Ospiti di spessore questa sera ai microfoni de "Il Cagliari in diretta" su Videolina e Radiolina. Roberto Muzzi, coordinatore tecnico della Primavera e dell'Under 18 del Cagliari, si è raccontato tra presente e passato: «Ritornare al Cagliari era il mio sogno. Ringrazio il Presidente Giulini che dopo 23 anni ha realizzato tutto ciò, dandomi un incarico importante».

Prima di avventurarsi nella chiacchierata, Muzzi ci ha tenuto ad evidenziare il lavoro fatto dell'intero Settore Giovanile e come questo stia consentendo la formazione di ogni ragazzo giorno dopo giorno, ringraziando i vari addetti ai lavori quali Bernardo Mereu, Pierluigi Carta, Fabio Pisacane e tutti gli staff del Club. Tra gli argomenti salenti della serata c'è  stata sicuramente Primavera. Vinciguerra e soci, sabato al CRAI Sport Center, si ritroveranno di fronte la Roma capolista ma l'ex attaccante è fiducioso: «Sarà dura ma siamo molto concentrati. Vorremmo ottenere un risultato importante». Primavera che, dopo questa giornata di campionato, il 12 marzo scenderà nuovamente in campo tra le mura amiche, per disputare la semifinale secca di Coppa Italia: «Mercoledì spero di vedere il centro sportivo pieno di tifosi, perché questi ragazzi hanno bisogno di tutto il loro sostegno. Puntiamo alla finale, anche se sappiamo sarà tosta. Incontriamo una grande squadra come la Juventus ma sono fiducioso, perché possiamo raggiungere una finale storica per il Cagliari Primavera». 

Essendo coordinatore tecnico di Primavera e Under 18, non gli si poteva non chiedere un parere sugli allenatori delle due squadre: «Pisacane si è dimostrato subito un grande allenatore, è molto bravo a comunicare, legge bene le partite e ha questa dote naturale di far crescere tantissimo ogni ragazzo che allena. Ha gestito anche tanti 2007, 2008 e 2009 e dimostra sempre le sue qualità come guida. Mancosu con l'U18 sta maturando tanto. Deve migliorare ancora su alcuni aspetti e ricordarsi che non indossa più le vesti da giocatore, ma ha una buona base sulla quale lavorare».

L'attenzione si è poi spostata sulla visione del calcio moderno. Secondo Muzzi il calcio di oggi è diverso da quello giocato ai suoi tempi. Le nuove generazioni di calciatori sotto alcuni aspetti sono più adulti dei ragazzi di un tempo, ma l'avere tutto e subito non sempre giova alla loro formazione. Inoltre, se un giovane non viene reputato pronto dagli addetti ai lavori, si tende a scartarlo, senza dargli il tempo di crescere: «Non è difficile trovare giovani italiani di qualità, perché ce ne sono tanti in giro. Ma siamo noi che non abbiamo pazienza di aspettarli e crederci. Ai miei tempi forse si aspettava di più, oggi invece li pretendiamo già pronti, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto fisico». Pazienza che invece, secondo il coordinatore rossoblù, si ha con gli allenatori: «Forse ora si ha più pazienza perché si tende a programmare assieme al tecnico, mentre ai miei tempi si mandavano via con più facilità».

In un momento amarcord, Muzzi ha rispolverato il suo ricordo più bello di quando nel Cagliari vestiva la maglia da giocatore: «Ho vissuto tanti momenti bellissimi al Cagliari ma forse quello che mi è rimasto più nel cuore è stato un Cagliari-Juventus sotto la guida di mister Tabárez. Vincemmo 3-0 con gol mio, di Oliveira e di Dely Valdés. Quella Juventus quell'anno non era stata mai battuta e alla fine del campionato vinse lo scudetto, ma batterla per noi fu una soddisfazione immensa. Eravamo riusciti in ciò che in quasi nessuno era riuscito». Ma tra le note dolci del suo passato da giocatore c'è sicuramente anche l'affetto ricevuto dal pubblico e Muzzi non ha nascosto quanto tutt'ora avere così tanti tifosi a supporto della propria squadra sia una carta vincente per chi sta in campo: «L'abbraccio del pubblico io lo sentivo al Sant'Elia, ma adesso alla Domus è aumentato ancora di più. Il tifoso del Cagliari ti spinge a fare la partita e per le squadre che vengono a giocare qui è sempre complicato».

Per quanto riguarda l'attualità, ovviamente un pensiero è andata alla sfida contro il Grifone: «Domani contro il Genoa dobbiamo partire forte e dobbiamo combattere per vincerla, come abbiamo fatto sempre. In alcune gare siamo riusciti a portare a casa il risultato, altre volte no, ma credo che questo Cagliari scenda in campo ogni partita con l'atteggiamento giusto». In chiusura Muzzi ha svelato chi, della rosa di questa stagione, l'ha colpito di più: «La sorpresa di quest'anno probabilmente è Mattia Felici. Sta crescendo tanto, ha grandi qualità. Salta bene l'uomo, bisogna dargli fiducia, è un giocatore importante e sono curioso di vedere fin dove possa arrivare».

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