Al fischio finale le lacrime di Claudio Ranieri sono il pianto di gioia di tutti i tifosi del Cagliari, per un'impresa che più volte sembrava impossibile. Cinque mesi e mezzo dopo il grande ritorno l'allenatore romano ha compiuto l'ennesima impresa della sua carriera, lui che ha fatto vincere la Premier League al Leicester City.

E, a missione compiuta, spiega perché ci aveva messo un po' prima di accettare: «Il dubbio di tornare era proprio questo: non riuscire nell'impresa. Cagliari è stato il posto che mi ha fatto esplodere e andare in giro dell'Europa, tornare qui e non riuscire a riportarli in Serie A sarebbe stata dentro di me una sconfitta enorme. La mia paura era sporcare questa immagine, poi mi sono detto che il Cagliari stava in difficoltà e mi voleva: non potevo essere egoista, stasera mi ha ripagato di tutto».

L'elogio. Ranieri fa i complimenti alla squadra, che ha messo tutte le energie fino all'ultimo secondo dell'ultima partita: «Ci sono dei ragazzi con grande cuore, avevo detto che ci sarebbero state sessantamila persone ma che noi avevamo un popolo dietro. Dovevamo farli uscire in silenzio: ci siamo riusciti, poi complimenti al Bari. Ho detto ai nostri tifosi di festeggiare e non prendersela con l'avversario». E anche lui dà appuntamento ai tifosi in aeroporto «L'ho vissuto quando siamo andati dalla C alla B, dalla B alla A e quando ci siamo salvati, il pubblico di Cagliari è sempre pronto».

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