Gennaro Borrelli conta i giorni che lo separano dalla data in cui potrà esordire con il Cagliari in una partita ufficiale. Un mese, praticamente esatto: sabato 16 agosto, alle ore 20.45 all’Unipol Domus, i trentaduesimi di finale di Coppa Italia in gara secca contro la vincente di Virtus Entella-Ternana. «Non vedo l’ora di indossare la maglia rossoblù in una gara ufficiale, dimostrare il mio valore e mettermi a disposizione», dice l’attaccante classe 2000, preso da svincolato dopo il fallimento del Brescia, nelle dichiarazioni rilasciate in ritiro a Ponte di Legno.

«È un'occasione importante per me», la valutazione di Borrelli sul suo arrivo al Cagliari. «Però penso di arrivare nel momento giusto, perché la gavetta l'ho fatta. Ho fatto la Serie C e cento partite in Serie B, ho un'esperienza superiore a quando due stagioni fa ho vinto il campionato a Frosinone ed esordito in Serie A prima di tornare a Brescia».

La gavetta per Borrelli è cominciata da giovanissimo, quando si è reso conto che poteva diventare un calciatore “vero”: «Penso di averlo capito nel Campionato Primavera 2, quando diventai capocannoniere con 18 gol in 20 partite e feci il ritiro con la prima squadra. Era la conferma che a un certo livello potevo starci, poi in tutto l'anno successivo ho capito che avrei potuto fare una carriera da professionista. Sono cresciuto a pane e pallone, perché a casa mia a Napoli non si parla di altro. Subito mio padre mi ha messo un pallone in mano, ho iniziato subito a scuola calcio e a 14 anni sono andato a Pescara dove ho fatto tutta la trafila lì».

Per ingaggiarlo, il Cagliari ha dovuto battere una nutrita concorrenza e sfruttare il fatto che il direttore sportivo Angelozzi lo conoscesse già dai tempi di Frosinone. «Il Cagliari è un club con una storia che parla da sola», la spiegazione di Borrelli. «Una piazza con un seguito clamoroso in ogni dove, servono senso di appartenenza e di responsabilità. Rappresentare una società così è un onore e bisogna mettere in campo tutto ciò che si ha dentro per essere all’altezza. Conoscevo già il direttore sportivo Angelozzi, ho trovato il mister che mi ha trasmesso grande fiducia fin dal primo giorno con parole».

Borrelli è arrivato a Cagliari giovedì scorso, in concomitanza con il raduno al Crai Sport Center. «L’accoglienza all’aeroporto è stata incredibile, mi ha colpito. Ho trovato un gruppo ottimo, i ragazzi mi hanno accolto al meglio, conoscevo già Zappa per l’esperienza di Pescara e con Veroli eravamo addirittura insieme nel convitto ai tempi biancoazzurri. Entrare in un gruppo così è sicuramente più semplice».

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