«Che cosa è cambiato in una settimana? Aspettiamo di vedere la partita con il Genoa per dirlo. La consapevolezza che stiamo lavorando bene c’è sempre stata». Non vuole certo fermarsi, Claudio Ranieri, e dalla sala stampa di Asseminello (ribattezzato di recente “Crai Sport Center”) lancia la sfida a una squadra che rispetta in particolar modo.

«Una signora squadra, con grandi giocatori», tiene subito a precisare l’allenatore del Cagliari. «Da quando l’anno scorso è arrivato Gilardino è cambiato tutto. Giocano davvero bene, giocano a memoria ormai. Abbiamo massimo rispetto per loro e sappiamo che dobbiamo fare una grande partita per conquistare un risultato positivo». 

La seconda vittoria di fila in campionato darebbe indubbiamente una spallata importante alla classifica, ma domenica sarà fondamentale non perdere, ribadisce Ranieri,  che già prima della gara col Frosinone aveva chiarito il concetto: «Se conquistiamo quattro punti bene, se saranno sei meglio,  avevo detto prima del 4-3. Di sicuro, non dobbiamo fermarci. Ma alla squadra», sottolinea il tecnico di Testaccio, «ora chiedo di non prendere gol. Non è possibile che una squadra che deve salvarsi subisca tutti questi gol».

Applausi per tutti dopo Udine, soprattutto per Petagna e Pereiro. Sull’ex Monza: «Ha fatto una gran partita, ha percorso tredici chilometri. Lo ammetto, non me l’aspettavo. È sulla strada giusta, anche se non è ancora al cento per cento. Lui e Shomurodov stanno facendo cose buone. Per lo meno, cercano di farle». Sull’uruguaiano: «Ha qualità innate, eccezionali. Sto spingendo molto su di lui e lui sta dimostrando di avere la mentalità che cerco da ogni giocatore».

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