Da dove si riparte? «La vittoria di Bari l’ho messa dietro, tra i ricordi. Questa è un’altra storia. Dobbiamo scrivere un’altra storia». Claudio Ranieri riparte, dunque, dal futuro. Stessa carica, stesso entusiasmo. Cambiano, però, il palcoscenico e gli scenari, e di conseguenza le difficoltà. «Siamo gli ultimi arrivati. Il calendario, tra l’altro, non è stato molto benevolo con noi», tiene a precisare l’allenatore del Cagliari in vista della sua quinta stagione in rossoblù.

«Dobbiamo essere tutti compatti perché vogliamo far restare l’Isola in Serie A». La salvezza è già un chiodo fisso. «Non smetterò mai di ripeterlo». E per ottenerla ha bisogno di giocatori propedeutici, sia dal punto di vista tecnico che dell’esperienza. «Dobbiamo essere bravi a non sbagliare gli acquisti che andremo a fare».

Ranieri non si nasconde: «Voglio un difensore esperto e due attaccanti. Ho giocatori validi davanti, hanno, però, 33 e 35 anni e vari acciacchi. Ho bisogno di avere più frecce nell’arco. In B si può chiudere un occhio, in A a volte non basta tenerli aperti entrambi».

Infine, sulla possibilità di una cittadinanza ordinaria che serpeggia da settimane tra i banchi che Consiglio Comunale, il tecnico di Testaccio ammette: «Cittadino onorario già mi sento perché mi ha fatto la gente. Se poi dovesse farlo anche l’Amministrazione, ne sarei ulteriormente orgoglioso, certo».

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