Vittoria prestigiosa per il Cagliari Primavera. Al Crai Sport Center la squadra di Fabio Pisacane s’impone per 3-2 sul Torino, seconda forza del campionato. Grande prova dei baby rossoblù, soprattutto sul piano fisico e dell’atteggiamento mentale. Un successo alla vigilia non scontato, non solo per il valore dell’avversario, ma anche perché la squadra stava vivendo un momento difficoltà dopo le ultime due sconfitte contro Milan e Roma che avevano evidenziato una certa fragilità psicologica. Contro il Toro è arrivata invece una reazione, ma soprattutto una prestazione convincente che può dare morale per la corsa playoff.

Il riassunto del match

Il Cagliari inizia alla grande. Al quarto d’ora, su un calcio d’angolo, Marcolini colpisce di testa la traversa. Poco dopo Kingstone porta in vantaggio i rossoblù. I sardi, però, commettono l’errore di arretrare il proprio baricentro e subiscono il pari da Dell'Aquila. La squadra di Pisacane non si fa però intimidire e ripassa nuovamente avanti, alla mezzora, con Kingstone, bravissimo a svettare più in alto di tutti su un corner. Sul 2-1 il Cagliari gioca in modo spavaldo, gestendo il pallino del gioco e costruendo buone trame dal basso. Anche nella prima parte della ripresa sono i padroni di casa a gestire il vantaggio, andando più volte vicino al tris. Ma nel momento migliore dei sardi arriva il 2-2, su punizione, di Longoni. Il Cagliari anche questa volta dimostra una grande capacità di reazione e si guadagna un calcio di rigore all’81’ con Achour, lanciato nella mischia nella ripresa da Pisacane. Lo stesso attaccante franco-algerino spiazza Abati e riporta, così, il Cagliari in vantaggio. La squadra di Pisacane si difende in modo ordinato e compatto, senza mai rischiare, fino al 96’.

Grande gioia

Al fischio finale è esplosa la gioia del tecnico rossoblù Fabio Pisacane: «L’esultanza a fine partita è stata liberatoria. Vedo quanto lavorano in settimana i ragazzi e il mio staff per raggiungere questi risultati. Era più per loro che per me. Questa squadra si è trovata negli ultimi due mesi e mezzo a dover a giocare all’andata e al ritorno contro Milan, Roma e Torino. Inoltre, il calendario asimmetrico non ci ha dato sicuramente una mano sotto questo punto di vista. Ma i ragazzi oggi si sono superati».

Il tecnico del Cagliari analizza la vittoria, soffermandosi anche sulla battuta d’arresto dello scorso weekend: «La sconfitta di Roma è figlia di alcune mie scelte e me ne assumo le responsabilità. Oggi, però, ci tengo a fare un applauso ai ragazzi perché il merito della vittoria e soprattutto loro. Penso che questa squadra abbia avuto sempre un’identità ben precisa. Con il mio staff abbiamo cercato di dare un’anima alla squadra che, tranne qualche battuta d'arresto, è sempre emersa. Per cui non mi meraviglio per aver ripreso la partita per due volte. I ragazzi volevano questa vittoria a tutti i costi, la partita è stata preparata con tanta meticolosità e cura del dettaglio. Poi va dato anche atto che ci sono gli avversari e il Torino, che è la seconda forza del campionato, è una squadra di grande qualità e che ci ha fatto gol al primo tiro e su punizione. Questa è una vittoria che vale doppio proprio per lo sforzo fatto dai ragazzi».

Pisacane si sofferma anche sul percorso fatto fin qui: «Nel momento in cui siamo arrivati a giocarci degli scontri diretti, la squadra ha dimostrato da una parte di avere dei valori, mettendo in risalto dei concetti e dei principi. Dall’altra, forse, ha avuto delle difficoltà sul piano psicologico. Ma lì, devo intervenire io in modo che i ragazzi non avvertano la pressione e giochino le partite con entusiasmo».

Pisacane elogia anche i due protagonisti, Achour e Kingstone: «Achour? Lo scorso anno l’ho pescato dall’Under18 per andare a giocarmi la salvezza a Frosinone. Lui sa benissimo il valore che gli riconosco. Ha scalato a suon di gol le gerarchie. Ma oggi mi serviva un attaccante più strutturato, con un altro più veloce, come Vinciguerra. Per cui la scelta è stata prettamente strategica. Kingstone? Secondo me ha un potenziale che è fuori dalla norma e che mette in risalto quando fa queste prestazioni. Ha sempre disputato ottime gare, con degli errori chiaramente. Ma se guardiamo tutte le occasioni che ha avuto dall’inizio dell’anno, poteva già essere a quota dodici o tredici gol. Deve continuare a lavorare così perché può togliersi grandi soddisfazioni».

© Riproduzione riservata