Sembra incredibile, ma nonostante una storia ultrasecolare, domenica al "Vanni Sanna" contro il Castiadas sarà un debutto nello spareggio per restare in serie D.

Due stagioni fa infatti la Torres retrocesse direttamente dal massimo campionato dilettanti perché aveva un ritardo di 10 punti (quindi maggiore di 7) dal Latte Dolce, l'altra formazione cittadina, e non vennero disputati i playout.

Quella stagione disgraziatissima si concluse anche con la messa in liquidazione di una società carica di debiti a causa della gestione di Domenico Capitani prima e Daniele Piraino poi.

Risorta ancora una volta dalle sue ceneri grazie all'azione dell'attuale presidente Salvatore Sechi e alla collaborazione col Tergu, la Torres ha disputato una stagione al di sotto delle previsioni e adesso punta tutto sul derby col Castiadas, col vantaggio non trascurabile di poetr guadagnare la permanenza in serie D anche in caso di pareggio dopo i supplementari poiché in classifica è finita davanti alla squadra del Sarrabus.

La seconda fase dove si gioca la salvezza non è una novità assoluta per la formazione sassarese: nel 2013/14, quando era in Lega Pro, disputando i playout col Forlì, ma allora si giocava col doppio turno, non in una gara secca come in serie D.

La Torres vinse all'andata 1-0 ma perse in trasferta 3-0 e venne retrocessa.
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