Piccoli chiede l’aiuto del pubblico: «I tifosi del Cagliari ci danno una spinta in più, con loro andiamo al doppio»
Intervista al centravanti: «Nicola mi sta facendo crescere molto. La Nazionale? Penso a far bene in rossoblù»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Roberto Piccoli chiama a raccolta il pubblico in vista di Cagliari-Genoa di stasera, dove è scontata la sua presenza da titolare al centro dell’attacco. «I tifosi per noi sono una parte importantissima, perché anche nelle partite in casa ci danno una spinta in più», le parole del centravanti a Tln Tv, l’emittente che trasmette la Serie A in Canada. «Ci sono state volte che magari eravamo sotto di un gol, ma quando si è acceso il pubblico sembrava andassimo al doppio rispetto a cinque minuti prima. Questa è una cosa importante che ci darà una mano per il finale di stagione».
Per Piccoli è la prima stagione in rossoblù: finora, nelle 27 giornate di campionato già disputate, ha realizzato 7 gol fra cui l’ultimo, nella trasferta di Bologna valso l’illusorio vantaggio. «Penso a lavorare giorno per giorno. La cosa più importante è la squadra, devo aiutare con i gol ma bisogna lavorare tutti compatti - anche io - e fare un gioco utile che porti risultati al Cagliari». È il suo anno migliore come numeri, e in questo ringrazia l’allenatore Davide Nicola: «Mi sta facendo crescere sotto molti punti di vista, sicuramente nel fare reparto da solo e nel giocare bene con la squadra. Anche a livello realizzativo sto migliorando molto, cerco di farlo ogni partita».
La Serie A Piccoli la conosce dal 15 aprile 2019, giorno dell’esordio contro l’Empoli quando era all’Atalanta. Poi tanti prestiti: Spezia, Genoa, Verona, Empoli e Lecce, col Cagliari che ha un diritto di riscatto fissato a 12 milioni. «Quando sei giovane e inizi in Serie A devi farti le ossa e imparare a crescere, anche con tante difficoltà che si possono avere», la sua valutazione sul percorso personale nell’intervista col giornalista Steven Moore. «Ho avuto anche degli infortuni un po' pesanti, ho perso un anno e mezzo per colpa di questi problemi fisici. Ma ti aiuta a livello mentale e ti fa capire il tuo corpo: ora sono sulla strada giusta, sto lavorando bene e voglio dare il meglio per il finale di stagione».
Fra una settimana usciranno le convocazioni di Luciano Spalletti per le partite dell’Italia nella sosta di fine marzo. Piccoli attende l’esordio con la maglia azzurra: «Io adesso penso a lavorare bene qui a Cagliari, perché solo col club si può ambire alla Nazionale. Qui abbiamo un bellissimo gruppo di ragazzi giovani, che vogliono migliorare giorno dopo giorno». Nel frattempo cerca di aumentare il suo bottino di gol, senza avere esultanze speciali: «Me la vivo al momento, magari ne parlo in settimana con gli amici e salta fuori qualcosa che poi ripeto in campo».
Guardando compagni e avversari, Piccoli ha una preferenza: «Secondo me ora l'attaccante più forte in Serie A è Moise Kean», la sua scelta. «Per tutti i tipi di caratteristiche: fisiche, tecniche, velocità e potenza. È un giocatore di alto livello, che secondo me dall'anno prossimo andrà a giocare in palcoscenici importanti». E come reti in carriera lascia aperto il discorso: «Al terzo posto come migliore quello con la Fiorentina l'anno scorso a Lecce, un bellissimo colpo di testa. Al secondo quello di quest'anno al Monza, ma il primo è il prossimo che arriverà».