Tanta sofferenza, ma alla fine arriva il grido di gioia: l’Italia batte l’Austria 2-1 ai tempi supplementari e vola ai quarti di finale di Euro 2020. 

A decidere la battaglia di Wembley sono Chiesa e Pessina, entrambi buttati nella mischia a partita in corso, che sbloccano il risultato nel primo extra-time, consentendo agli Azzurri di continuare a sognare. Inutile il gol al 113 di Kalajdzic.

LE FORMAZIONI  - Formazione senza sorprese per il ct azzurro, che schiera Donnarumma, protetto da Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi e Spinazzola. A centrocampo Barella, Jorginho e Verratti, pronti a innescare il tridente composto da Berardi, Immobile e Insigne. 

Franco Foda risponde invece con Bachmann, Lainer, Dragovic, Hinteregger, Alaba, Schlager, Grillitsch, Laimer, Sabitzer, Baumgartner e Arnautovic. 

Direzione di gara affidata all’arbitro inglese Anthony Taylor.

LA CRONACA - L’Italia parte subito decisa e nel primo quarto d’ora si presenta tre volte in maniera pericolosa davanti alla porta austriaca, prima con Spinazzola, poi con Insigne e anche con Barella, che libera il tiro, trovando però la risposta di Bachmann. L’Austria accenna il break con Arnautovic, ma il tentativo del centravanti austriaco finisce altissimo.

L’Italia però è viva e volitiva e mantiene l’iniziativa, schiacciando per lunghi tratti gli avversari, che si chiudono bene e ci provano in ripartenza.

Al minuto 32 l’Italia sfiora il vantaggio: Immobile sfodera un micidiale destro dal limite destinato in porta, ma trova un clamoroso incrocio dei pali che spegne sul nascere l’esultanza azzurra.

Dieci minuti dopo è ancora Spinazzola a chiamare Bachmann alla parata, con la sfera che termina in corner. L’Italia chiude in attacco, ma al duplice fischio le reti sono ancora inviolate.

Un duello tra Immobile e Hinteregger (Ansa)
Un duello tra Immobile e Hinteregger (Ansa)
Un duello tra Immobile e Hinteregger (Ansa)

Nella ripresa l’Italia è meno straripante e commette più errori. L’Austria allora si fa più intraprendente e al 65esimo, alla prima vera occasione, fa rabbrividire i tifosi italiani: Arnautovic di testa sfrutta la torre di un compagno e infila Donnarumma. Ma il check del Var annulla per offside.

Mancini allora prova a cambiare: fuori Verratti e Barella, dentro Locatelli e Pessina. Ed è proprio Locatelli, al 71esimo, a provare il tiro a giro, che esce di poco alla sinistra di Bachmann. Poi è Insigne a tentare la giocata, senza fortuna.

Pochi minuti e l’Italia rischia un’altra doccia fredda: contatto nell’area azzurra, Hinteregger finisce a terra, ma l’arbitro neutralizza l’azione per un fuorigioco.

All’83esimo grande azione di Spinazzola, cross in mezzo da sinistra, ma la sforbiciata di Berardi è completamente sballata.

Prima del 90esimo altri cambi per Mancini: out Immobile e Berardi, in Belotti e Chiesa.

Taylor concede 5 minuti di recupero, ma non bastano per sbloccare il risultato. Si va all’extra-time.

Berardi ci prova in sforbiciata (Ansa)
Berardi ci prova in sforbiciata (Ansa)
Berardi ci prova in sforbiciata (Ansa)

I SUPPLEMENTARI – L’Italia comincia decisa e nei primi 5 minuti va in porta due volte con Chiesa. La seconda è quella buona: il numero 14 azzurro, liberato a destra da Spinazzola, finta il tiro, si porta la palla sul sinistro e poi conclude senza lasciare scampo al portiere austriaco. 1-0 per l’Italia! 

Al minuto 103 ancora Italia: ci prova Insigne su punizione, ma Bachmann vola nel sette, deviando in corner. 

E’ però questione di un minuto.  Nell’azione successiva gli Azzurri tornano in area, Acerbi cade a terra ma protegge palla, irrompe Pessina che buca ancora Bachmann: a fine primo tempo supplementare l’Italia è sopra di due. 

Locatelli in azione (Ansa)
Locatelli in azione (Ansa)
Locatelli in azione (Ansa)

All’inizio del secondo extra-time c’è gloria subito per Donnarumma, che vola da campione a neutralizzare un tiro di Schaub.

Poi Mancini spende un altro cambio: fuori Insigne, dentro Cristante. 

Sotto di due, l’Austria prova a reagire e a pungere, ma gli avanti di Foda non vanno a bersaglio. Gli Azzurri controllano e tentano di affondare ancora il colpo in contropiede. 

Al 113esimo, però, l’Austria la riapre: corner da sinistra, con Kalajdzic che di testa trova la deviazione vincente che fa cadere l’imbattibilità di Donnarumma.

Gli ultimi minuti sono, ancora, di estrema sofferenza. Chiesa sfiora il tris, ma la difesa austriaca riesce due volte a sventare la minaccia. 

Al fischio finale di Taylor il grido di liberazione: l’Italia ha vinto la battaglia di Wembley e vola ai quarti di finale. 

(Unioneonline/l.f.)

IL PODCAST

© Riproduzione riservata