A due giorni dalla conferenza di servizi, dove ancora una volta si sono allungati i tempi per la costruzione del nuovo stadio del Cagliari, il presidente del club rossoblù Tommaso Giulini si espone chiedendo una rapida risoluzione della questione. Dopo anni di attesa, la società si augura che arrivi una risposta in tempi brevi senza ulteriori lungaggini: «Da anni stiamo facendo tutto il possibile - sacrificando tempo e investendo risorse - per dare a Cagliari un nuovo stadio», il post su X di Giulini. «Chi di dovere dimostri presto se lo si vuole fare davvero o se siamo destinati a rimanere incagliati nella burocrazia».

Mercoledì della scorsa settimana, Giulini (assieme all’amministratore delegato Carlo Catte e al direttore generale Stefano Melis) aveva avuto un primo incontro sul tema col sindaco Massimo Zedda, l’assessore allo Sport Giuseppe Macciotta e quello all’urbanistica Matteo Lecis Cocco Ortu, nel quale le parti avevano ribadito l’unità d’intenti per accelerare – per quanto possibile – l’iter per la costruzione del nuovo impianto. Avantieri, invece, dalla conferenza di servizi guidata dal servizio Valutazione di impatto ambientale della Regione sono emerse nuove richieste di approfondimenti. Per metà ottobre è atteso il verbale della riunione coi singoli pareri.

Il progetto del nuovo stadio del Cagliari – da intitolare a Gigi Riva – è in piedi da diversi anni, con il Sant’Elia che è stato abbandonato a giugno 2017 e che attende di essere demolito per lasciare spazio a un impianto da 25.000 posti, che fa anche parte della candidatura di Cagliari come città ospitante degli Europei del 2032. Dalla stagione 2017-2018, i rossoblù giocano all’Unipol Domus come stadio provvisorio.

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