Alessio Cragno festeggia le 150 presenze in maglia rossoblù con un’ottima prestazione, che non è servita al Cagliari per evitare la sconfitta, e con il ritorno nel giro della Nazionale. 

Sono nove i calciatori rossoblù convocati, di cui Mazzarri dovrà fare a meno alla ripresa degli allenamenti. Rientreranno tutti la settimana prossima, a pochi giorni dalla delicatissima trasferta contro il Sassuolo. 

Non fa i salti di gioia Walter Mazzarri, che vorrebbe sfruttare proprio queste pause per dare la sua impronta e un’identità ad una squadra confusa, impaurita e rinunciataria. Dopo la pausa dei primi di ottobre il Cagliari tornò in campo con la prima vittoria in campionato, ma al 3-1 rifilato alla Samp hanno fatto seguito ben 4 sconfitte che hanno fatto piombare i sardi all’ultimo posto in classifica.

La sosta se non altro potrebbe restituire gli infortunati Ceppitelli e Dalbert.

I convocati sono appunto Cragno, i due Under 21 Bellanova e Carboni, la truppa degli uruguaiani Godin, Caceres, Nandez e Pereiro (con tanto di viaggio transoceanico, il romeno Marin e lo slovacco Under 21 Obert. Non partirà per il Senegal Keita, che ha bisogno ancora di riposo e terapie dopo l’ascesso retrotonsillare che lo ha costretto a saltare la partita contro l’Atalanta.

Cragno giocherà il quasi spareggio per la qualificazione ai Mondiali contro la Svizzera  il 12 a Roma, poi la trasferta di Belfast contro l’Irlanda del Nord il 15. Bellanova e Carboni il 12 vanno a Dublino, poi tornano in Italia, a Frosinone, dove il 16 gli azzurrini affrontano la Romania.

Già volati verso Montevideo i quattro uruguaiani: prima sfida in casa contro l’Argentina, la notte tra il 12 e il 13, poi in alta quota a La Paz contro la Bolivia il 16. Sfide importantissime, la qualificazione dell’Uruguay è in bilico. I calciatori potrebbero essere a Cagliari il 18, in tempo per fare due allenamenti prima del Sassuolo.

Marin è impegnato l’11 a Bucarest contro l’Islanda, il 14 va in Liechtenstein. Obert invece è impegnato il 12 e il 16, contro i pari età di Russia e Lituania.

(Unioneonline/L)

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