Un personaggio fatto a modo suo, calciatore di grandissimo talento, mister 500 gol, ha giocato nel Cagliari, ha sfiorato la Serie A. Per lui stravedevano Bearzot che voleva portarlo al Torino e Bernardini che sognava di averlo alla Lazio. Giocatore d'altri tempi, fortissimo sulla fascia, capace di gol da cineteca.

E' stato il primo sardo in nazionale, seppure di Serie C, convocato per una partita col Marocco. Nino Falchi, 82 anni, villetta a pochi chilometri da Iglesias, è questo e più di questo: polemico, convinto di essere stato uno dei più forti calciatori tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ha giocato sino alla Serie D, ma vanta anche una gara di Coppa Italia col Cagliari contro la Roma. Nino Falchi, re del Sulcis Iglesiente, è stato ed è a 82 anni ancora un personaggio.

Nino Falchi con Greatti
Nino Falchi con Greatti
Nino Falchi con Greatti

"Sono stato un grandissimo talento, avrei meritato la Serie A, non ci sono arrivato solo perché il Cagliari aveva respinto offerte importanti. Ma oltre un grande calciatore sono stato anche un ottimo allenatore. Quando il Cagliari finì in Serie C negli anni Ottanta, mi chiamò il Cagliari. Alla fine arrivò Claudio Ranieri. Sono stato anche l'allenatore più vincente in Sardegna: ho vinto dieci campionati, alcune Coppa Italia. Ho portato la Fersulcis dalla Terza categoria alla Serie D vincendo a Quartu uno storico spareggio col Pula, in una gara da otto milioni di incasso. Roba da mille e una notte. Ho vinto un campionato con l'Iglesias: nel 1972 con l'Iglesias ho vinto la Serie D con la monetina, al termine di un incredibile spareggio col mitico Thiesi".

Questo è Nino Falchi, capace di grandi rifiuti, di esaltarsi, di amare le sue squadre dell'Iglesiente, di conquistare il popolo sportivo di Grosseto da dove era arrivato dal Cagliari dove con qualche dirigente i rapporti non erano idilliaci.

"Già, proprio così, altrimenti, io avrei giocato a lungo in Serie A. Mi sono fermato alla B. Va bene così: a 82 anni sono felice, mi godo la famiglia, seguo il calcio a tutti i livelli".

Le sue gesta sono finite anche in un libro. Da ragazzino ha avuto fra i suoi compagni di squadra anche Giorgio Oppi, a lungo ex assessore regionale: "Non c'era storia, ero molto più forte".

Nino Falchi è nato a Iglesias nel 1938. Da ragazzino ha giocato nella Monteponi Iglesias. Nel 1958/59 è passato al Cagliari di Andrea Arrica.

"Mi cercò il Torino: mi adocchiò anche Bearzot del patron Binetti. In Piemonte ci rimasi due mesi. E poi, Bernardini, allenatore della Lazio. Non volevo andare. Alla fine mi decisi e risposi alla convocazione: un mese ad allenarmi con miti del calibro del portiere Lovati, allora nazionale titolare, Franzini, Bizzarri. Mi voleva anche la Roma di Foni. Giocai al Cagliari ancora dal 1959 al 1962 con allenatore Arturo Sandokan Silvestri. Venivo paragonato a Nicolè, centravanti della Juventus. Poi Grosseto dove ho vissuto anni bellissimi, prima del ritorno in Sardegna. Poi la carriera da allenatore".

"Ed eccoci qui - conclude - a 82 anni, a raccontare queste belle storie. Penso al futuro, sto bene, sono propositivo. Nel calcio non tutto arriva in discesa, anzi al contrario".
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