Oltre 50mila persone a Milano hanno festeggiato il diciannovesimo scudetto rossonero fino a notte fonda: cortei e caroselli di auto prima in piazza Duomo, poi sciamando per le vie del centro, al Castello, sui Navigli e naturalmente in zona San Siro. 

A Casa Milan per attendere il rientro della squadra in pullman attorno a mezzanotte si sono radunate circa 20mila persone.

Il grosso dei festeggiamenti è terminato intorno alle 2: sono stati 69 gli interventi del 118, quasi tutti per contusioni e lievi ferite medicate sul posto, 4 persone sono state trasportate al pronto soccorso. Stamani il 118 ha confermato che non ci sono stati interventi con pazienti gravi, mentre la Polizia Locale ha precisato che non si sono verificati incidenti stradali di rilievo. 

Con il trofeo (Ansa - Baracchi)
Con il trofeo (Ansa - Baracchi)
Con il trofeo (Ansa - Baracchi)

FESTA A CASA MILAN – "Oggi il Milan non è Milano, il Milan è l'Italia", ha detto Zlatan Ibrahimovic a Casa Milan, introdotto dal “milanese imbruttito” Germano Manzoni, lo speaker ufficiale dei rossoneri.

L'attaccante svedese ha alzato la coppa davanti alla folla in tripudio e ha fatto partire un coro con il microfono, stessa cosa che hanno fatto diversi suoi compagni di squadra. Momento di gloria anche per Olivier Giroud e per Mike Maignan, il francese arrivato quest'anno per sostituire Donnarumma.

Zlatan Ibrahimovic davanti a Casa Milan (Ansa - Bazzi)
Zlatan Ibrahimovic davanti a Casa Milan (Ansa - Bazzi)
Zlatan Ibrahimovic davanti a Casa Milan (Ansa - Bazzi)

Dopo aver acclamato il loro nuovo beniamino tra i pali, i tifosi del Milan hanno rivolto un coro proprio contro Gigio, l'ex portiere ormai dimenticato. Ma il padrone della festa è ancora il mister, salutato sulle note di “Pioli is on fire”. 

(Unioneonline/D)

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