Il Milan si qualifica alla fase a gironi dell'Europa League al termine di una partita, quella in Portogallo contro il Rio Ave, a dir poco incredibile.

E non solo per il tempo impietoso (freddo, vento e acqua a catinelle) e nemmeno per la lunga serie di rigori necessari per assegnare la vittoria (9-8 il punteggio per i rossoneri), ma per una serie di episodi davvero rocamboleschi.

Senza Ibrahimovic e Rebic, nei 90 regolamentari Pioli è costretto a schierare in attacco il giovane Daniel Maldini, ma i rossoneri trovano la rete grazie a Saelemaekers, al 51'.

Il Rio Ave riesce però a trovare il pareggio con Geraldes, costringendo gli ospiti ai supplementari. E proprio a inizio extra time i portoghesi passano in vantaggio, con Dala. E in vantaggio restano fino al 120' quando, proprio mentre l'arbitro ha già il fischietto in bocca per decretare la fine, arriva un assurdo e suicida fallo di mano di Borevkovic, che regala un insperato rigore agli ospiti che Calahnoglu realizza a tempo ormai scaduto.

Si va dunque ai penalty. E anche qui succede di tutto, finché, tra rigori calciati alti, tiri parati che finiscono comunque in rete, pali e persino doppi pali, si arriva - dopo ben 24 penalty - alla decisiva parata di Donnarumma, che consegna al Milan l'agognata qualificazione, mai tanto sudata.

(Unioneonline/l.f.)
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