«La rosa che abbiamo a disposizione è nelle piene capacità di ottenere l’obiettivo che ci siamo prefissati, ossia la salvezza. E di costruire, allo stesso tempo, uno zoccolo duro per il Cagliari del futuro». Due giorni dopo la chiusura del mercato, il direttore sportivo rossoblù Nereo Bonato traccia un bilancio tra entrate e uscite in una conferenza stampa alla Unipol Domus, lasciando chiaramente intendere di aver rispettato quelle che erano le aspettative della società, sia tecniche che economiche.

«Avevamo intanto l’obiettivo di andare a risolvere qualche criticità manifestata nel corso della stagione», spiega Bonato. «Poi ancora, di scremare il numero effettivo dei componenti della rosa: ventisei era oggettivamente un numero elevato. Infine, di dare continuità al percorso tecnico iniziato in estate rispettando gli indici di liquidità imposti dalla Federazione». Così sono arrivati subito Caprile nello scambio con Scuffet quindi Coman all’ultimo respiro. «È un giocatore duttile, tattico, che ha fatto molto bene in Romania. È il profilo che cercavamo, arriva nel pieno della maturità tecnica e ha tanta voglia di confrontarsi nel campionato italiano».

Sulle uscite, Bonato specifica: «Sono andati via giocatori che hanno avuto un minutaggio limitato e in scadenza di contratto». Prati? «Non ci sono state offerte importanti per lui, è un nostro patrimonio e ce lo teniamo stretto. Lo vedo molto applicato e sono certo che troverà il suo spazio».

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