"Sono contento di tornare in Sardegna, ci vengo da trent'anni e sono sempre stato bene". Sono le prime parole del neo allenatore del Cagliari Walter Mazzarri al suo arrivo all'aeroporto di Elmas.

Attorniato dai cronisti, Mazzarri mentre lasciava l'aeroporto ha annunciato che parlerà più a lungo prima della gara con la Lazio di domenica. Per il momento si è limitato a parlare dei suoi ricordi di Cagliari: "Anche quei quattro mesi quando ero molto giovane sono stati bellissimi", ha aggiunto riferendosi alla sua breve avventura in rossoblù da giocatore nella stagione 1982-83.

Sul futuro: “Poche parole, molti fatti” si è militato a dire lui che ha militato anche nella Torres nel 1994-95. Poi si è infilato nell'auto messa a disposizione della società diretto al centro sportivo di Assemini: primo allenamento nel pomeriggio. 

Il tecnico ex Napoli e Inter ha firmato un triennale con il club di Tommaso Giulini sino al 30 giugno 2024. Con lui sono arrivati a Cagliari il vice allenatore Claudio Bellucci, il preparatore atletico Giuseppe Pondrelli, il collaboratore tecnico Claudio Nitti e il match analyst Cristian Guerrini.

L'ingaggio - secondo le prime indiscrezioni raccolte - parte da un milione di euro a stagione. 

Cambio tra toscani dunque, un livornese per un fiorentino. Semplici lascia, esonerato dopo un pessimo avvio di stagione, dopo tre partite deludenti che hanno fatto però seguito al miracolo della scorsa stagione, quando prese una squadra con un piede e mezzo in B e la condusse alla salvezza venendo eletto all’unanimità salvatore della patria.

Dal punto di vista del modulo non dovrebbe cambiare molto: Mazzarri predilige il 3-5-2 e probabilmente continuerà sulla scia di Semplici. A cambiare potrebbero essere alcuni interpreti e la mentalità, il tecnico livornese potrebbe anche contribuire alla crescita di alcuni elementi della rosa come fece a Napoli con Hamsik, Lavezzi e Cavani.

LA CARRIERA – Sulla soglia dei 60 anni, Walter Mazzarri è certamente un allenatore d’esperienza, ricordato soprattutto per i tempi in cui allenava il Napoli: sotto i piedi del Vesuvio ha conquistato l’accesso in Champions League che mancava da 21 anni e vinto la Coppa Italia in finale contro la Juventus, che i partenopei non conquistavano da 25 anni. 

Dopo alcune esperienze in C e in B, nell’estate 2007 assume la guida della Reggina: tre salvezze di fila, miracolosa l’ultima ottenuta nonostante gli 11 punti di penalizzazione.

Poi un anno alla Samp, sesto posto e qualificazione Uefa, oltre alla finale di Coppa Italia. Quindi il Napoli, l’apice della sua carriera. Allena gli azzurri dal 2009 al 2013, anno in cui si trasferisce all’Inter. Per una sola stagione che non va benissimo, i nerazzurri non centrano neanche la qualificazione in Champions League.

Infine: un anno al Watford, salvezza tranquilla, e due stagioni al Torino, con un nono e un settimo posto. L’anno scorso il tecnico livornese è stato fermo. In Serie A vanta ben 462 panchine.

(Unioneonline/L)

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