Una sconfitta, la zona salvezza che si allontana e il botta e riposta a distanza tra il nuovo e il vecchio presidente: nel post partita col Sestri Levante l’Olbia non si fa mancare nulla.

Se l’allenatore Marco Gaburro non nasconde “il rammarico e la rabbia” di fronte al kappaò subito in rimonta al “Nespoli”, un 1-2 che stoppa i bianchi a 25 punti in classifica, al penultimo posto con un gap di 10 lunghezze dal quintultimo e, dunque, fuori dai playout a 5 gare dalla fine, sottolineando “non vedo altre alternative ai 3 punti a Rimini” in vista del recupero di mercoledì, Guido Surace si presenta subito dopo in sala stampa come “presidente del cda e legale rappresentante dell’Olbia Calcio”.

Spiegando di essere certo che l’Olbia si salverà e che, qualora dovesse retrocedere, SwissPro non cambierà idea sul progetto e sull’investimento gallurese. Ma, soprattutto, che la staffetta al vertice con Alessandro Marino “è stata anticipata nei tempi perché si sono create le condizioni”, negando dissidi tra la proprietà di SwissPro, di cui Surace è direttore finanziario, e i soci di minoranza (al 10 per cento ciascuno) Marino, Alexandre Tartara e Gian Renzo Bazzu. “SwissPro ha l’opzione per rilevare le loro quote, ma con loro c’è un buon rapporto, tanto che Alessandro continua a collaborare con noi e in settimana era a Roma per rappresentare il club in Lega”, assicura Surace.

D’altro avviso è, però, Marino, assente ieri al “Nespoli” ma presente un attimo dopo la diffusione delle parole di Surace con una dichiarazione spontanea diffusa tramite comunicato stampa. Nel quale ammette di essersi dimesso 2 settimane fa, periodo nel quale ha deciso di rimanere in silenzio. Fino (appunto) a ieri sera. “Confermo che nella serata del 17/3/2024 ho rassegnato le mie dimissioni da Presidente del consiglio di amministrazione dell’Olbia Calcio – esordisce – contestualmente ad Alexandre Tartara e Gian Renzo Bazzu. Smentisco che da quel giorno io stia collaborando con l’Olbia Calcio in qualche modalità operativa. All’atto delle mie dimissioni c’era un accordo verbale con SwissPro per definire gli ambiti del mio coinvolgimento per il quale avevo dato piena disponibilità, ma allo stato attuale non ho ricevuto nessuna comunicazione in merito”.

E ancora: “Ciononostante sto continuando a sostenere e supportare la squadra in qualità di socio di minoranza. Preciso inoltre che assieme ad Alexandre Tartara e Gian Renzo Bazzu abbiamo già esercitato formalmente la nostra opzione di cessione delle rimanenti quote dell’Olbia Calcio. Siamo in attesa che SwissPro come da accordi formulati proceda alla trascrizione notarile nei tempi previsti dai contratti in essere. Spiegherò a tempo debito – conclude Marino – le ragioni che hanno generato il susseguirsi degli eventi societari e saluterò adeguatamente tutti i sostenitori e collaboratori dopo quasi nove anni di strada assieme, ma ora e fino a fine campionato la priorità assoluta sia mia che di Bazzu e Tartara rimane quella di stringerci attorno ai ragazzi per fare tutto quanto nelle nostre possibilità e nei nostri ruoli al fine di ottenere la salvezza evitando ulteriori distrazioni”. L’era Marino finisce qua. Nel momento più difficile di 8 stagioni in Serie C.

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