«Questo è un giorno che non avrei mai voluto vivere, perché ho perso un amico con cui ho condiviso quasi 30 anni della mia vita, in campo e fuori».

Così Roberto Mancini, amico, compagno e allenatore di Sinisa Mihailovic, commenta la morte del tecnico serbo.

«Non è giusto - dice il ct dell'Italia - che una malattia così atroce abbia portato via un ragazzo di 53 anni, che ha lottato fino all'ultimo istante come un leone, come era abituato a fare in campo. Ed è proprio così che Sinisa resterà per sempre al mio fianco, anche se non c'è più, come ha fatto a Genova, a Roma, a Milano e poi anche quando abbiamo preso strade diverse».

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