Gabriel 6,5: esordio rossoblù con subito al primo tiro; nella ripresa è attento prima e determinante poi.

Padoin 6: impotente contro Muriel sul gol doriano, si applica nel un ruolo poco consueto per lui di esterno destro di difesa. Va a dare qualità al reparto centrale a venti minuti dal termine.

Pisacane 7: schierato centrale nel primo tempo non sbaglia nulla e per poco non intercetta il cross di Muriel per Quagliarella. Inizia la ripresa con due salvataggi super su Quagliarella e Muriel

Bruno Alves 7: fa tutto lui. Mette la museruola al connazionale (e quasi omonimo) Fernandes, imposta con precisione e lunga gittata,

Murru 6,5: si fa sorprendere da Quagliarella (e dalla traiettoria sporca) sul gol, ma per il resto è presente nelle due fasi.

Isla 6,5: importantissimo il gol, banale l’errore nel passaggio che dà il via al gol doriano, puntuale negli inserimenti. Negli ultimi minuti torna sulla fascia destra di difesa, facendo salire Padoin.

Dessena 6,5: da ex ci mette anche più voglia, combatte, chiude e si inserisce anche se gli manca il killer instinct in area.

Tachtsidis 5: avvio timido, Rastelli lo richiama, ma lui si fa notare soltanto per un’evitabile ammonizione per proteste che lo costringerà a saltare la delicata gara di Crotone.

Ionita 6,5: qualità e sostanza nel centrocampo rossoblù, senza dimenticare gli inserimenti che nella ripresa lo portano a sfiorare il gol.

Joao Pedro 7: si rende utile dappertutto, ma non perde il vizietto di intervenire sugli avversari in modo plateale e scomposto. Un buon rientro, anche per la voglia di sacrificarsi.

Sau 6.5: comincia benissimo ma l’errore a tu per tu con Viviano è imperdonabile. Offre a Dessena la palla del raddoppio, prova la conclusione dal limite e, nella ripresa, spara ancora sulle gambe di Viviano (era in offside), e infine calcia debolmente su invito di Dessena. Gli manca soltanto il gol.

Di Gennaro 6,5: sfoggia il nuovo look senza i suoi celebri riccioli ed entra in campo con il giusto atteggiamento. Difende, imposta e prova un gran gol al volo di sinistro.

Ibarbo 6: meno di un quarto d’ora per sfruttare la sua velocità, si fa trovare pronto a ribadire in gol l’errore di Viviano, ma l’arbitro annulla apparentemente senza motivo.

Borriello sv: dentro per i dieci minuti finali al posto di un Sau sfinito, ma aveva accumulato troppa tensione durante il riscaldamento. Reclama un rigore, ma in generale può fare poco.

Rastelli 7: rivoluziona il Cagliari e i fatti gli danno ragione, a conferma del fatto che l’allenatore conosce meglio degli altri il materiale umano che ha a disposizione. Ormai convinto dal centrocampo a 4, interviene nella ripresa con alcune delle soluzioni che la rosa gli offre, e dimostra di voler vincere. Lo ferma solo il guardalinee.
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