Cragno 6: può fare poco su Insegne e su Mertens (anche se conoscere le abitudini dei rigoristi aiuta), ma non è irreprensibile nell'occasione del terzo gol. Ne evita parecchi altri.

Padoin 5,5: la sua impotenza nei confronti di Koulibaly in occasione del terzo gol è l'emblema della giornata della difesa rossoblù. E in ogni caso l'Insigne di oggi farebbe fare una figuraccia a chiunque.

Romagna 6: i suoi splendidi vent'anni hanno dei limiti di esperienza, come sul rigore provocato. Un battesimo del fuoco che gli servirà d'esperienza, anche perché per il resto non demerita affatto.

Andreolli 6: nell'assalto alla diligenza lui è come lo sceriffo di guardia che si vede arrivare indiani da tutte le parti. Alla fine la diligenza viene rapinata ma potrà continuare a viaggiare.

Capuano 5,5: non è il suo livello di calcio e fa quello che può con la consueta generosità. Purtroppo in Serie A anche ai difensori si chiede una maggiore precisione nei passaggi.

Ionita 5,5: la sua crescita è uno degli elementi su quali poggiare le speranze di salvezza. Questa volta esce con il capogiro.

Cigarini 4,5: travolto, come tutto il centrocampo, ma con l'aggravante di essere quello che dovrebbe sollevare il tasso di qualità là in mezzo. Rastelli lo toglie dopo 55 minuti e lui, uno degli ex, esce tra i fischi.

Barella 6: va ripetuto un concetto già detto e cioè che se non imparerà a dominare la propria irruenza vanificherà molto di ciò che produce. Ma a centrocampo è l'unico ad accettare (e reggere) il confronto con i più dotati avversari.

Joao Pedro 5: per i giocatori con le sue caratteristiche dovrebbe essere uno scontro diretto sul piano della qualità. Ne esce malissimo.

Sau sv: mezz'ora del solito calcio, magari meno gratificante con un avversario che ha concesso pochi palloni da giocare ai rossoblù.

Pavoletti 6: subito due "tagli" molto interessanti e in un primo tempo in cui la tua squadra ha il 24% del possesso palla è già tanto. Nel secondo gli arrivano pochissimi palloni. Positivo averlo ritrovato in vista delle prossime sfide.

Dessena 5,5: ci mette l'anima, arrangiandosi come meglio riesce. Ma la palla a centrocampo non scorre e a scorrere sono invece le manovre degli azzurri.

Deiola 6: si mette in mezzo a soffrire con gli altri, provando timido qualche spunto.

Farias sv: entra a partita già abbondantemente archiviata, tentando qualche accelerazione.

Rastelli 5: la difesa resiste 194" prima di concedere l'inevitabile vantaggio al Napoli. Troppo grande la differenza dei valori in campo. Al punto che viene da chiedersi cosa avrebbe potuto fare. Lui sceglie di partire con il consueto modulo 4-3-1-2, poi arretra quando il Napoli è già in vantaggio inserendo Dessena per l'infortunato Sau. Ma la sensazione è che qualunque mossa sarebbe stata inutile. Da salvare il finale dignitoso.

LA PARTITA:

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