Ecco le pagelle dopo la partita Cagliari-Sassuolo.

Rafael 5: l'errore da scuola calcio sul secondo gol di Berardi è quello che chiude il campionato del Cagliari. Quello del 4-1 certifica la giornata in cui va tutto storto. E gli tocca anche sporcare la propria media sui rigori…

Isla 5,5: sulla fascia sembra ispirato, ogni discesa è un cross o un assist, ma in difesa soffre come gli altri.

Pisacane 5: manifesta la propria frustrazione con un fallaccio gratuito su Sensi, frustrazione che aumenta quando il suo sinistro si stampa sulla traversa.

Bruno Alves 5: suo il primo tentativo di testa, poi assiste senza reagire al gol di Politano. Il nervosismo emerge nella ripresa quando un battibecco con Berardi chiude la sua stagione. Peccato che non riesca a salutare con un gol.

Murru 5,5: poche idee ma confuse. Come attenuante ha il fatto di essere in buona compagnia. Rischia grosso su Sensi in area.

Padoin 5,5: soltanto qualche sprazzo in un primo tempo di grande difficoltà del suo reparto.

Tachtsidis 5,5: l'avvio è poco promettente con i soliti errori di concentrazione, il resto non è migliore.

Farias 4,5: prestazione anonima che più non si può. Il suo talento non è in discussione, ma se voleva far ricredere Di Francesco ha sbagliato tattica.

Joao Pedro 4,5: vaga per il campo facendo irritare anche Borriello, non si vede quasi mai.

Sau 5,5: reclama un rigore sullo 0-0, poi è pronto a girare in gol il cross di Isla (primo gol in trasferta). Ingenuo il fallo da cui scaturisce il quarto gol. Consigli gli nega il raddoppio. Sbaglia nel finale e paga con la squalifica.

Borriello 5,5: inganna Rafael con un gol di testa in tuffo nella porta sbagliata, poi causa un rigore molto dubbio. Non era così che voleva lasciare il segno sulla gara.

Ionita 5,5: entra per rafforzare il centrocampo e trova anche il gol. Ma vale poco.

Faragò sv: entra sul 5-2 per un cambio di modulo forse tardivo e cerca subito giocate di spessore.

Han sv: pochi minuti di Serie A per crescere.

Rastelli 4: Il primo quarto d'ora mette in mostra una squadra già in vacanza. E in Serie A se non giochi al meglio rischi l'imbarcata contro chiunque. Il voto non è per lui, ma per la squadra di cui è responsabile tecnico.
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