Alla fine del match non è riuscito a controllare l’emozione neppure lui. Ha pianto, Gigi Buffon. Il numero uno dei numeri uno non ha potuto giocare per via di un infortunio muscolare garadue di semifinale playoff tra Cagliari e Parma. 

Ci aveva creduto, al gol non gol di Bonny, e non si è fermato un attimo, anche da bordo campo: ha incitato i compagni fino all’ultimo. Di una partita non senza rischi per il suo sostituto Chichizola.

Voleva la finale e continuare il sogno Serie A con il suo Parma, dove era tornato vent’anni dopo l’ultima sua partita con la maglia dei ducali prima di passare alla Juve, per risollevare il club dalla retrocessione in Serie B nella passata stagione.

Non si sa se resterà in Emilia, Gigi Buffon: a 45 anni è difficile programmare il futuro calcistico, anche se porti un nome importante, hai vinto una valanga di scudetti e sei stato campione del mondo nel 2006. Si vocifera di un interessamento del Genoa, squadra per cui fa il tifo. Tuttavia, per ora, è fantamercato. Forse è per questo che Gigi piangeva: potrebbero essere le lacrime dell’addio.

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