La Roma batte un bel Cagliari: 1-0Decide Dzeko, espulso Joao Pedro
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Se la sono sudata. Spalletti e la Roma volevano dimostrare di essere diversi da quelli del girone d’andata. Hanno battuto (1-0) il Cagliari, sì, ma non hanno dominato. I rossoblù tornano a casa a mani vuote dopo una prova coraggiosa, decisa dopo 10’ della ripresa da un fuoriclasse, Ediz Dzeko, che da solo ha tenuto in scacco la difesa di Rastelli.
Del Cagliari è piaciuto l’approccio alla gara. Aggressivo e propositivo in avvio, ha difeso il risultato con sufficiente ordine durante tutto un primo tempo nel quale gli svarioni difensivi sono stati limitatissimi, e tutti perdonati dalla Roma.
Rastelli ha proposto una squadra con difesa a quattro, protetta da un centrocampo a quattro irrobustito con Isla e Barella liberi di inventare e Dessena a proteggere il regista Tachtsidis, nelle vesti di ex. A Farias ha chiesto di dare una mano pressando il primo portatore di palla, a Borriello di fare da parafulmine offensivo e far salire la squadra quando si poteva. E, pur prendendo qualche botta in più del previsto, l’attaccante l’ha fatto.
Ed era piaciuto anche l’avvio di ripresa, con la Roma costretta sulla difensiva e spesso in confusione. Su una delle tante palle perse dai giallorossi, i rossoblù non sono stati capaci di ripartire e sono stati fulminati da Dzeko, bravo ad approfittare del varco per travolgere Murru e l’incerto Rafael.
Da quel momento i rossoblù hanno perso un po’ di entusiasmo, mentre la Roma ha fatto valere la propria qualità, legittimando il successo con un paio di conclusioni a rete e una traversa colta di testa dallo scatenato attaccante bosniaco.
Nel finale, l’ingresso di Sau per Farias (che ha ancora protestato per il cambio), quello di Joao Pedro per Dessena e del neoacquisto Faragò per Pisacane. Come a Milano, a guastare ancora le cose un’evitabilissima espulsione, quella di Joao Pedro, che farà sentire i suoi effetti nella gara con il Bologna.
È comunque una sconfitta indolore: la classifica è immutata, le ultime tre restano lì e la salvezza resta a portata di mano.
