Se le partite si possono sospendere per la pioggia, perché non farlo anche se negli stadi partono gli insulti?

Se lo chiede Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, nel corso del dibattito tecnico tra gli allenatori al centro tecnico di Coverciano.

"In Italia - ha detto - a livello di cultura siamo indietro, si pensa ancora che una partita di calcio sia una battaglia, invece è un evento e la maleducazione non deve più entrare".

Ora però, dice, abbiamo un vantaggio: "Che si possono sospendere le partite. Lo si è fatto per la pioggia e si può fare anche se si insulta. Penso che lo faremo".

"È difficile se non impossibile essere insultati in Inghilterra - ha aggiunto - mentre in Francia non c'è la passione che c'è in Spagna e in Italia. La gente non è così coinvolta e appassionata. In Spagna c'è una rivalità forte tra Barcellona e Real Madrid ma non la maleducazione che c'è negli stadi italiani".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata