"Andiamo a Milano per giocarci le nostre carte". Con queste parole Rolando Maran mette le cose in chiaro, alla vigilia della sfida di Coppa Italia a San Siro contro l'Inter di Antonio Conte.

"Siamo orgogliosi - spiega infatti il tecnico rossoblù - di essere arrivati a questo punto della competizione, quando invece altre squadre della massima serie sono già uscite. Per noi è un momento particolare ma intanto siamo sesti in classifica, in un campionato difficilissimo come quello di Serie A".

Per la sfida, che mette in palio i quarti di finale del torneo e che arriva dopo quattro sconfitte consecutive in campionato, l'ultima delle quali alla Sardegna Arena contro il Milan, il mister pensa al consueto turnover, ma senza esagerare.

"Sceglierò - dice - la formazione anche in base a quanto vedrò nella rifinitura di domani, valuterò chi ha recuperato meglio. Non sarà un turn-over completo, metterò in campo una squadra che potrà dare il massimo per passare il turno. Non sarà comunque una formazione condizionata dall'impegno di campionato a Brescia: prendiamo una partita per volta".

Quanto a Cragno, che qualcuno sperava di poter vedere di nuovo in campo da titolare proprio contro i nerazzurri, Maran frena: "Siamo molto vicini al suo recupero completo però questa gara arriva troppo presto, dovrà ancora effettuare l'ultimo controllo e ha fatto ancora troppi pochi allenamenti con noi".

Il tecnico ha poi parlato degli avversari: "Giocheremo contro una squadra che ha nella solidità uno dei suoi punti di forza. Un avversario che concede poco, di grande fisicità. Cercheremo di non fare una partita di attesa, questo è un atteggiamento che non rientra nelle nostre corde, come si è visto nelle ultime partite. Vogliamo fare una buona prestazione, il modo migliore per ottenere un risultato positivo".

Maran torna anche a guardare la stagione nel complesso: "Abbiamo collezionato una lunga serie positiva, per una realtà come la nostra non è facile continuare a questo ritmo. Ci sta di subire una flessione, più che altro dettata dai risultati, quindi mentale, non fisica. Dobbiamo superare il momento sul campo, tornare a quella ferocia che ci aveva contraddistinto".

"C'è la consapevolezza - conclude Maran - di avere guadagnato questi risultati con merito, dunque prendiamo partite come quella di domani come una opportunità, un test impegnativo dove dovremo dimostrare di compere il primo passo verso la ripresa del nostro percorso". Arbitra Daniele Chiffi di Padova.

(Unioneonline/l.f.)

DITE LA VOSTRA
© Riproduzione riservata