La Primavera del Cagliari, con una grande prestazione, batte 2-1 il Genoa del grande ex Alessandro Agostini e si porta momentaneamente a -1 dalla zona playoff. I rossoblù, ora a quota 47 punti, devono sperare nei passi falsi delle dirette concorrenti, in particolare di Sassuolo e Torino, che scenderanno in campo domani rispettivamente contro Fiorentina e Bologna. Se entrambe dovessero vincere, per i rossoblù si chiuderebbe definitivamente il discorso qualificazione per gli spareggi scudetto. Mentre se dovessero pareggiare o addirittura perdere, i sardi andrebbero a giocarsi le ultime chance nell’ultimo turno di campionato, in casa dell’Hellas, in programma il prossimo weekend. 

La gara
Nel primo tempo il Cagliari schiaccia il Grifone nella propria metà campo. Dopo una serie di occasioni, si rompe l’equilibrio poco prima dell’intervallo. È Bolzan, al 46’, a portare in vantaggio la formazione sarda con un tap-in sotto porta, di testa, sulla respinta di Calvani dopo il tiro di Vinciguerra. Nella ripresa la squadra di Pisacane raddoppia al 56’. Carboni, con un tocco morbido, beffa il portiere genoano. Il Cagliari gestisce senza problemi fino all’80’. Poi escono fuori gli ospiti che trovano il gol della bandierina in pieno recupero, su calcio d’angolo, con il colpo di testa di Abdellaoui. 

Le parole del tecnico del Cagliari, Fabio Pisacane
«Siamo molto contenti. Era una partita importante per la classifica ma soprattutto per il percorso intrapreso in estate e che ci ha fatto crescere giorno dopo giorno. Volevamo ottenere una vittoria, riscattando la gara di andata dove il fattore emotivo per qualcuno aveva inciso tantissimo. Anche perché ci siamo ritrovati contro, come allenatore, Alessandro Agostini, che è uno di famiglia. Abbiamo interpretato molto bene la gara sotto tutti gli aspetti, colpendo nel momento giusto e soffrendo in alcuni frangenti, come è giusto che sia. Sono tre punti che ci ripagano al di là della classifica. Playoff? Fin dal primo giorno ho detto ai ragazzi di ragionare step by step. Oggi, ad una giornata dalla fine, stiamo provando ad aggrapparci a quel filo di speranza che ci siamo creati. Sappiamo che, se non dovessimo arrivarci, sarà solo per demerito nostro. Ma resta il fatto che sono state messe le basi per il futuro. Un rammarico? Gli errori li devi mettere in conto ma siamo anche in debito con la fortuna. Avremmo potuto avere quei 3-4 punti in più. Se pensiamo, ad esempio, alle partite contro la Sampdoria, sia all’andata che al ritorno, potevamo fare sei punti e invece ne abbiamo raccolto soltanto uno. Forse una partita che abbiamo sbagliato nel nostro percorso, e che non dovevamo sbagliare, è quella in casa contro il Monza. La soddisfazione più grande? Vedere questi ragazzi dare tutto, in particolare quelli che si allenano 3-4 volte nel giro 15 giorni».

© Riproduzione riservata