Neanche il tempo di riprendere fiato che subito si riparte. Domani è già campionato con tre big match ad aprire la settima giornata di Serie A: Roma-Lazio, Juventus-Napoli e Inter-Cagliari.

Due riguardano la lotta scudetto/Champions, uno tocca molto da vicino il popolo sardo. I rossoblù sono reduci dall'importante pareggio in casa contro la Sampdoria, ma a San Siro non sarà semplice. L'Inter ha battuto la Fiorentina e, dopo un inizio scricchiolante, vuole confermare il momento positivo con un occhio attento all'Allianz Stadium.

Per questo abbiamo deciso di interpellare uno che di Inter-Cagliari se ne intende (il legame con la Sardegna è sempre stato fortissimo) e che ha scritto pagine indelebili del calcio italiano: Massimo Moratti.

L'ex presidente nerazzurrro ha vinto tutto alla guida del club milanese: cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe Italiane, una Coppa Uefa, un Mondiale per Club e una Champions League. Una gestione sofferta agli inizi, ma che nel 2010 ha avuto il suo picco massimo col Triplete riuscito in precedenza solo a Celtic, Ajax, Psv, Manchester United e Barcellona.

Dalla sfida di domani all'amore per la nostra Terra passando per la possibilità di comprare un altro club come Berlusconi ha appena fatto col Monza.

Gianni Rivera, Gigi Garanzini, Paolo Casarin, Enrico Bertolino e Mario Corso al Milano Calcio City (foto Filippo Migheli)
Gianni Rivera, Gigi Garanzini, Paolo Casarin, Enrico Bertolino e Mario Corso al Milano Calcio City (foto Filippo Migheli)
Gianni Rivera, Gigi Garanzini, Paolo Casarin, Enrico Bertolino e Mario Corso al Milano Calcio City (foto Filippo Migheli)

Massimo, domani una partita speciale per lei...

"Sì, ho sempre rispettato molto il Cagliari e i suoi tifosi. I rossoblù sono una squadra ostica e a San Siro ci hanno sempre fatto soffrire molto con risultati alterni. In generale hanno un grande pubblico e quando sono andato in Sardegna a seguire le partite ho sempre ricevuto molto affetto".

Come vede il Cagliari in chiave salvezza?

"Molto bene. Lo scorso anno si sono salvati all'ultimo, ma ora è tutta un'altra cosa. Contro la Sampdoria hanno disputato una grande partita e non era facile: reputo i blucerchiati uno dei club più forti del campionato e il pari dà valore ai rossoblù".

Massimo Moratti e Javier Zanetti (Ansa)
Massimo Moratti e Javier Zanetti (Ansa)
Massimo Moratti e Javier Zanetti (Ansa)

Maran è l'allenatore giusto per raggiungere l'obiettivo?

"Senza dubbio. Ha portato esperienza e ha dato già un'impronta chiara al Cagliari. Sanno soffrire, ma sono anche molto concreti davanti. Vanno rispettati e personalmente li temo, si salveranno tranquillamente".

L'Inter-Cagliari più bello?

"Ce ne sono tanti, ma ricordo con simpatia quello del 1968 a San Siro. In quel periodo aiutavamo il Cagliari, con mio padre Angelo che aveva una quota in società. I rossoblù ebbero la meglio per 2-0 a tavolino. Miguel Angel Longo venne colpito da una monetina lanciata dagli spalti e ci diedero persa una partita che sul campo avevamo dominato. Fu particolare perdere in quella maniera contro una squadra a cui 'davamo una mano'. Poi arrivò anche lo scudetto per i sardi...".

Massimo Moratti, Giovanni Malagò e Silvio Berlusconi (Ansa)
Massimo Moratti, Giovanni Malagò e Silvio Berlusconi (Ansa)
Massimo Moratti, Giovanni Malagò e Silvio Berlusconi (Ansa)

Berlusconi compra il Monza: lei?

"No, io non farò una cosa simile. Il calcio mi ha dato tanto ed è stato un privilegio poter vivere questo mondo dall'interno e con la mia famiglia. Sarebbe una forzatura e non ci sono più le condizioni".

In che senso "forzatura"?

"Credo di aver dato tanto al mondo del pallone e sicuramente, se dovessi impegnarmi nell'acquisizione di una società, ci metterei il massimo impegno. Ma non succederà perché non sarebbe la stessa cosa rispetto all'Inter".

Massimo Moratti alza la Champions League (Ansa)
Massimo Moratti alza la Champions League (Ansa)
Massimo Moratti alza la Champions League (Ansa)

Le hanno mai chiesto di comprare la Torres?

"In passato ho aiutato alcune squadre della zona e del territorio, ma non ho mai ritenuto opportuno prelevare una società al di fuori dell'Inter. Ho sempre avuto massimo rispetto delle presidenze locali e non mi sembrava giusto entrare".

Eccetto il calcio, ci vuole raccontare qualche aneddoto sulla nostra Terra?

"Ho un ricordo dolce del periodo di Stintino in cui andavo lì con la mia famiglia. È un posto meraviglioso, un paradiso che difficilmente trovi in altre parti del mondo: è la parte di Sardegna che mi piace di più. La considero una fortuna aver passato tanti anni lì. Ero anche più giovane...".

Filippo Migheli

(Unioneonline)

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