Dopo aver assistito stamattina all'allenamento del Cagliari al Crai Sport Center di Assemini, il presidente Tommaso Giulini è volato a Milano per ritirare un premio al Galà di presentazione del terzo trofeo Italo Galbiati, intitolato allo storico ex calciatore e allenatore. Per i rossoblù riconoscimento legato alla vittoria della scorsa Coppa Italia Primavera e al lavoro nel settore giovanile. «Fa piacere ricevere questo premio, dà lustro al lavoro del settore giovanile del Cagliari in questi anni», la sua soddisfazione intervistato dal giornalista di Sky Sport Gianluca Di Marzio. «Siamo ripartiti da Pisacane allenatore con tanti giovani in prima squadra, la nostra è una delle più giovani del campionato con otto ragazzi del settore giovanile e quattro sardi: è un grande successo per noi».

Proprio sui giovani il Cagliari ha basato la costruzione dell'attuale rosa. «Non è facile farlo, perché è rischioso in un campionato così competitivo, ma penso che il mister stia facendo bene», ricorda Giulini. «Abbiamo sbagliato pochissime partite finora e speriamo di andare avanti così fino alla fine, visto quanto è difficile. Da quando ho iniziato, undici anni fa, ho sempre cercato di avere uno zoccolo duro di italiani in rosa. Credo sia fondamentale per lo spogliatoio e i tifosi. Quest’anno magari ce ne sono di più, ma è frutto delle scelte in estate del direttore Angelozzi».

Sui singoli il discorso va inevitabilmente su Marco Palestra, uno dei migliori per rendimento. «È un giocatore estremamente interessante», dice Giulini. «Noi siamo quelli che hanno rilanciato in un momento di difficoltà Bellanova guadagnandoci economicamente. Su Palestra stiamo lavorando bene: è un prestito secco con l’Atalanta, ma quest’estate il direttore l’ha voluto talmente tanto che alla fine abbiamo deciso di prenderlo anche se in prestito. Vediamo in lui grande potenziale e speriamo faccia ancora bene come ha fatto sinora».

In chiusura, Giulini si è spostato sui portieri. «Mi piace ricordare Caprile, dopo la prima convocazione in Nazionale. Sui portieri sono molto contento, ricordando Italo Galbiati io giocavo portiere nel settore giovanile del Milan. Aver lanciato prima Cragno, poi Vicario e ora Caprile mi dà grande soddisfazione: auguro a Elia di fare la stessa strepitosa carriera di Vicario».

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