Vergogna. Vergogna. Vergogna. Vergogna. Damato. Calverese. Guida. Tagliavento. Ricordate il gol di Fazio con l'avambraccio, all'Olimpico, al 94'? Per Damato tutto regolare. E il mani di Bernardeschi in Cagliari-Juve, che ha fatto ridere mezzo mondo? Calvarese non è stato nemmeno punito dalla casta arbitrale. Giulini sì, 10 mila euro per aver commentato la bibbia.

E il raddoppio in fuorigioco di Kalinic alla Sardegna Arena, con la vittoria del Milan? Nulla rispetto a quanto Paolo Tagliavento da Terni ci ha regalato allo "Scida".

Pensavamo di aver visto tutto nel primo tempo, il rigore contro Faragò per un normale contrasto di gioco e l'espulsione di Pisacane per aver anticipato un avversario. Ma il bello doveva ancora venire, quando il signore in giallo ha annullato al Crotone, al '90, complice il Var, il più regolare dei gol.

La fede rossoblù e l'amore per il calcio non devono annebbiarci la vista. Ma delle due l'una. O c'è malafede oppure incapacità. Vogliamo pensare che quest'ultima prevalga. «Noi ci giochiamo la vita», aveva osato dire Giulini. Sappiamo com'è finita.

Ci sono arbitri, nelle categorie minori, che fischiano e sbagliano da soli. Bravi. I nostri eroi hanno il secondo, terzo e quarto uomo. Oggi hanno persino regia e monitor ma, più di ieri, fanno il bello e il cattivo tempo. Giù le mani dal calcio. Giù le mani dal Cagliari. Qualcuno fermi questa vergogna.
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