"L'obiettivo è arrivare l'11 luglio a Wembley per la finale". Prima conferenza stampa di Roberto Mancini a Coverciano, nel Media Center Italia allestito nell'auditorium del centro tecnico federale con ingressi contingentati e solo su accredito.

E a 8 giorni dal debutto all'Europeo a Roma con la Turchia ("Speravo che per quella sera ci potessero essere più tifosi e ci spero ancora, giocare davanti al pubblico è tutta un'altra cosa'', ha ammesso) il ct azzurro, presente anche il presidente della Figc Gabiele Gravina, non nasconde le ambizioni azzurre a Euro 2020.

"E' un grande onore rappresentare il proprio Paese - afferma il commissario tecnico - e ora che sta per cominciare questo grande appuntamento, non vediamo l'ora. Puntiamo ad arrivare fino in fondo, intanto sono felice di aver contribuito a riportare la Nazionale un po' più su rispetto a quando l'ho presa".

Il conto alla rovescia è iniziato, domani a Bologna contro la Repubblica Ceca qualificata all'Europeo nel Girone D (ore 20,45, diretta su Raiuno) gli azzurri disputeranno l'ultima amichevole ufficiale: "Sarà un test difficile e quindi probante contro una formazione forte".

Mancini ha fatto capire che la formazione che scenderà in campo potrebbe somigliare a quella titolare dell'11 giugno anche se domani mancheranno Verratti ("Ma sta facendo passi da gigante e lo valuteremo fra una settimana"), Pellegrini è guarito ma non verrà rischiato e Jorginho potrebbe rifiatare. E dopo l'allenamento di oggi pomeriggio Sensi, che sembrava recuperato, ha accusato un risentimento agli adduttori: Cristante è in preallarme. In difesa è duello fra Spinazzola e Emerson, in attacco fra Berardi e Chiesa con il primo favorito e al centro più Immobile che Belotti. La convocazione di Raspadori: “Ho chiamato Giacomo perché ha caratteristiche tecniche straordinarie e diverse rispetto a Immobile e Belotti - ha spiegato il ct -. Spero che possa entrare e fare come Paolo Rossi ma non è per questo che l'ho voluto con noi anche se è il futuro della nazionale. Abbiamo ora tre centravanti, la speranza è arrivare il più lontano possibile e quindi ci sarà bisogno di tutti".

Avesse potuto scegliere avrebbe evitato certe dolorose decisioni: "Lasciare fuori Pessina è stata dura - ammette - e comunque non è stato facile neppure per gli altri, tutti avrebbero meritato di stare qui e saranno chiamati di sicuro in futuro. Cosa ho detto a Kean al momento dell'esclusione? E' una cosa che deve restare fra noi".

Ancora sui singoli: "Bonucci e Chiellini saranno fondamentali prima di tutto in campo ma lo sono stati anche nell'aiutare i nuovi a inserirsi. Se Donnarumma sarà condizionato dalla situazione contrattuale? Gigio sta bene e l'ho visto tranquillo, del resto gioca ad alti livelli da tempo, non penso che ci saranno problemi".

(Unioneonline/L)

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