Sono stati momenti di terrore quelli vissuti ieri a Copenhagen mentre era in corso la partita fra Danimarca e Finlandia nell’ambito degli Europei di calcio. Christian Eriksen, 29enne della nazionale danese, si è accasciato al suolo, per un improvviso malore, andando in arresto cardiaco.

"Il soccorso immediato e appropriato assicurato sul campo ad Eriksen ha fatto la differenza tra la vita e la morte – spiega Mario Balzanelli, presidente nazionale del 118 - Un massaggio cardiaco immediato a una vittima di arresto cardiaco improvviso, attivato entro i primi 90 secondi, e la scarica erogata da un defibrillatore entro i primi 5 minuti hanno significative probabilità di salvare la vita senza esiti neurologici invalidanti".

Balzanelli ha sottolineato la necessità di attuare l'articolo 1, comma 10 della Legge 107/2015, che prevede l'insegnamento delle manovre salvavita agli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado. "Riteniamo di estrema importanza da parte dello Stato attivare, dopo ben 27 anni, questa svolta sostanziale di civiltà che riguarda la vita di noi tutti, e consentire finalmente a chiunque si trovi di fronte a un arresto cardiaco (dopo 3-4 minuti dall'insorgenza le lesioni cerebrali diventano irreversibili), di saper mettere correttamente due mani sul torace e di poter disporre in tempi brevissimi di un defibrillatore - ha concluso - si tratta di salvare innumerevoli vite, di qualunque fascia d'età, ogni giorno, ovunque, come la storia di Eriksen dimostra con estrema chiarezza, vite che diversamente continueranno, dati alla mano, a spegnersi".

Sulle condizioni del giocatore sono arrivate stamattina le prime notizie positive: è stabile e fuori pericolo. Già ieri sera Beppe Marotta, presidente dell’Inter, aveva anticipato che Eriksen aveva scritto un messaggio nella chat interna della squadra”.

(Unioneonline/s.s.)

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