«Divieto generico e ingiustificato»: Empoli-Cagliari, così il Tar demolisce la decisione della Prefettura
Lo stop alla vendita dei biglietti ai residenti in Sardegna non basato su «un grave e concreto pericolo per la sicurezza». Sbagliata l’ipotesi “contagio” per la rivalità con la FiorentinaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Demolito. Il Tar della Toscana ha smontato pezzo per pezzo il provvedimento della Prefettura di Firenze che aveva vietato la vendita dei biglietti ai residenti in Sardegna in vista della partita di domenica tra Empoli e Cagliari. I giudici amministrativi hanno emesso un decreto che ne sospende l’efficacia, accogliendo le argomentazioni del Cagliari calcio portate in giudizio dall’avvocato Matilde Mura: una decisione cautelare che diventa sostanziale, visto che l’udienza di merito è fissata per il 29 aprile – il match è il 6 –, quando gli eventuali esiti interesseranno gli appassionati di questioni legali e non certo i tifosi rossoblù, che intanto potranno acquistare il ticket. Anche se con scarso preavviso.
Ma cosa ha stabilito il Tar? Innanzitutto ha rilevato che «l’adozione di misure di forte incisione come quella trattata necessita della indicazione da parte della Prefettura competente di significativi e specifici indizi atti a dimostrare un grave e concreto pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica, correlati allo svolgimento della specifica competizione sportiva».
Invece «non risultano indicati elementi puntuali e probanti circa il suddetto pericolo. La motivazione del provvedimento riferisce genericamente di “episodi pregiudizievoli” che hanno coinvolto anche la tifoseria del Cagliari e di “criticità registrate nel corso di competizioni calcistiche verificatesi tra le tifoserie locali e la tifoseria ospite negli anni scorsi”» ma niente di più.
Ancora: maggiori e più convincenti motivazioni «non sono ricavabili dagli atti richiamati nel provvedimento e depositati in giudizio a seguito di istruttoria presidenziale. Nella nota del Questore di Firenze del 2 aprile 2025 si dice che i tifosi del Cagliari avrebbero posto in essere, in occasioni di incontri di calcio a Empoli del 13 febbraio 2022 e del 3 marzo 2024, “condotte oppositive” non meglio specificate e di cui quindi non si può apprezzare la effettiva portata e gravità». La genericità dei rilievi, per il Tar, «non comprova la presenza di una particolare rivalità e conflittualità tre le tifoserie dell’Empoli e del Cagliari, squadre destinate a giocare la competizione sportiva (e tra le quali dovrebbe sussistere il pericolo di degenerazione in condotte violente)».
C’è poi il capitolo della rivalità con la tifoseria della Fiorentina: «Ma per valorizzare questo dato», e quindi «per estendere il pericolo anche agli incontri che non coinvolgano la Fiorentina ma l’Empoli», sostengono i giudici, «sarebbe stata necessaria una più approfondita istruttoria e una più articolata motivazione, che evidenziasse la presenza di elementi indiziari precisi e diretti circa l’estensione del pericolo da Firenze a Empoli, con squadre e tifoserie diverse». Non è sufficiente «la evocazione della estensione per contagio del pericolo a luoghi e tifoserie diverse per sola vicinanza spaziale».
La decisione della Prefettura di Firenze è quindi «ingiustificata»: sarebbero bastate (e succederà questo) misure come la vendita ai residenti in Sardegna di biglietti per il settore ospiti, dietro presentazione della Fidelity Card “Passione Casteddu”.