Partita sospesa per tre minuti ieri sera al Luigi Ferraris tra Samp e Napoli. A causa dei cori razzisti intonati dalla tifoseria blucerchiata contro la squadra di Sarri e la città campana.

Il solito squallido repertorio che spesso e volentieri le tifoserie del Nord sfoderano quando giocano contro gli Azzurri.

Già nel corso del primo tempo Sarri avverte i cori di discriminazione territoriale e si rivolge - infuriato - al quarto uomo, chiedendo un intervento contro gli insulti che arrivano dalla Gradinata Sud.

Nella ripresa i cori continuano, tanto che Sarri si rivolge nuovamente al quarto uomo. Così l'arbitro, dopo aver avvisato il capitano della Samp Vasco Regini, interrompe il match per circa tre minuti.

Interviene lo speaker: "In caso di cori ripetuti la partita sarà sospesa con gravi sanzioni nei confronti della Samp", e giù i fischi. Sotto la curva arriva anche il patron blucerchiato Massimo Ferrero, che chiede ai tifosi di calmarsi, fischi e insulti anche per lui.

Poi la partita riprende, e a fine partita il bravissimo tecnico della Samp MarcoGiampaolo minimizza: “I cori dei erano più per sfottò, visto il gemellaggio fra Genoa e Napoli, che per razzismo”.

Dispiaciuto e infuriato invece Ferrero: "Sono molto dispiaciuto, la nostra tifoseria è corretta. Sono solo quattro scappati di casa che nulla hanno a che vedere col calcio".

(Unioneonline/L)
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