Nuovo episodio di razzismo negli stadi italiani.

Dopo il caso Lukaku, questa volta nel mirino dei cori beceri e xenofobi di alcuni tifosi è finito il giocatore brasiliano della Fiorentina Dalbert, bersagliato di cori offensivi durante il match contro l'Atalanta.

Al punto che l'arbitro Orsato ha deciso di sospendere la partita per tre minuti, con l'altoparlante dello stadio Tardini di Parma (che ospita la Dea visti i lavori in corso allo stadio di Bergamo) che ha invitato più volte i supporter a smetterla, ricordando regole e sanzioni.

L'accaduto è stato commentato anche dal presidente della Fifa Gianni Infantino, ospite su Rai 2. "Il razzismo si combatte con l'educazione, condannando, parlandone, non si può avere razzismo nella società e nel calcio. In Italia la situazione non è migliorata e questo è grave", ha detto il numero uno della Federazione del calcio internazionale.

"Bisogna - ha aggiunto Infantino - identificare gli autori e buttarli fuori dagli stadi. Ci vuole, come in Inghilterra, la certezza della pena. Non bisogna avere paura di condannare i razzisti, dobbiamo combatterli fino alla fine".

(Unioneonline/l.f.)
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