"L'ignoranza va abolita. A scuola dovrebbero introdurre un'ora di integrazione: dobbiamo ripetere ai bambini che siamo tutti uguali. Loro sono il nostro futuro". Kevin Prince Boateng dice la sua sul caso Lukaku e dei "buu" percepiti dall'attaccante belga nel match tra Cagliari e Inter della seconda giornata alla Sardegna Arena.

L'attaccante della Fiorentina ha le idee chiare sul tema razzismo negli stadi, e non solo: "Vorrei per i miei figli un mondo in cui non ci sia assuefazione al male - dice a Repubblica -. Parliamo più di un gol di Ronaldo che di quel che accade in Egitto, delle guerre, dei morti. Quasi non facciamo più caso alle tragedie".

Poi un ritorno al passato e al giorno in cui, durante un'amichevole tra Milan e Pro Patria, l'allora rossonero si scagliò contro il pubblico perché vittima di ululati e insulti: "I cori allo stadio vogliono ricordarci quando i nostri nonni erano schiavi. Ma chi fa quei cori, prima che razzista, è un ignorante. Penso anche al bambino di tre anni preso a calci a Cosenza per il colore della sua pelle: è l'episodio che fa più male".

(Unioneonline/M)
© Riproduzione riservata