Una delle peggiori pagine del calcio italiano si è consumata ieri a Cuneo, in una partita di calcio professionistico, serie C per la precisione.

Una domenica surreale, per il Cuneo, per la Pro Piacenza, per gli spettatori, per i ragazzini mandati in campo a fare una magra figura. E per lo sport.

Il Pro Piacenza versa il crisi, e i calciatori della squadra sono in sciopero per il mancato pagamento degli stipendi. Dopo tre sconfitte di fila a tavolino, la squadra, se non si fosse presentata per il quarto match di fila, sarebbe stata esclusa dal campionato

Così il Pro Piacenza si è presentato a Cuneo con soli otto ragazzini (uno aveva dimenticato il documento a casa, quindi sette) e il massaggiatore, senza lo staff tecnico. Capitano e giocatore-allenatore era un classe 2000. Ha giocato anche il massaggiatore 38enne, costretto poi ad uscire per un infortunio.

Risultato, 20-0 per il Cuneo in un clima davvero surreale. E i piemontesi devono essersi calmati nella ripresa, perché dopo i primi 45 minuti il risultato era di 16-0. Il match è regolare, perché il limite per poter disputare una partita è di sei giocatori per squadra.

Difficilmente i ragazzini dimenticheranno una figuraccia del genere, che non va certo attribuita a loro responsabilità.

"Un insulto allo sport e ai suoi principi fondanti", tuona il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. "La Figc doveva far rispettare le regole e ha esercitato questo ruolo. Quella cui abbiamo assistito, nostro malgrado, sarà comunque l'ultima farsa".

Parla di "pagina nera" del calcio Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro. "Chiediamo scusa a tutti, in particolare ai tifosi, oggi sono state violate le norme della lealtà sportiva in modo inverecondo. Si è superato il limite", continua Ghirelli, che punta il dito anche contro i genitori dei ragazzi scesi in campo. "Perché sottoporre i propri figli a un'onta simile? Si poteva evitare una tale vergogna a questi ragazzini".

Anche Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport, parla di "vergogna inaudita". "L'umiliazione dei sette giovanissimi della Pro Piacenza è una cosa che non voglio più vedere: bisogna garantire il rispetto delle norme e vietare la partecipazione ai campionati per i club che non sono in regola. Così non si può andare avanti".

Proprio oggi il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto al Pro Piacenza e ad altri tre club di serie C otto punti di penalizzazione e un'ammenda di 350mila euro. Non per la vicenda di ieri ovviamente, ma per la mancata presentazione nei termini previsti delle fidjussioni bancarie necessarie ad iscriversi al campionato.

(Unioneonline/L)
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