Vittoria di testa e di cuore e primato riconquistato.

Eccolo il Cagliari che piace ai tifosi, che non fa sconti, che accontenta la piazza che chiedeva il sorpasso al meno blasonato Crotone e la spallata alla pericolante Salernitana. Tre a zero per cancellare la brutta pagina della gara d'andata, quando Tello fu aggredito per aver inscenato un'esultanza ritenuta (perché?) offensiva alla rete del due a zero.

Primo tempo sornione, contro un avversario al quale serviva addirittura la vittoria per inseguire la salvezza, secondo tempo cinico, con Salamon, Giannetti e Sau a suggellare il trionfo e rendere possibile il momento più bello: è il novantunesimo quando Daniele Dessena torna in campo al posto di Di Gennaro.

Storari gli mette la fascia di capitano al braccio. Standing ovation del Sant'Elia con i tifosi che non hanno più niente da chiedere a un pomeriggio magico. L'arbitro fischia tre volte, comincia la festa. A Vercelli il Cagliari può mettere il sigillo su una stagione trionfale.

"Un'annata fantastica che ci ripaga di tutte le sofferenze patite l'anno scorso", è stato il commento a caldo del presidente Tommaso Giulini.

"Oggi è stata la ciliegina sulla torta ed è bello vedere questa gente felice", ha commentato Massimo Rastelli, felice anche per la conquista del primato in classifica che giura di voler mantenere fino alla fine del campionato.

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