Per il Cagliari è un pareggio che permette di ripartire, dopo la sconfitta di Monza, anche se di certo non allontana in maniera netta i rossoblù dalla zona retrocessione.

Claudio Ranieri era sicuro che ci sarebbero state delle problematiche: «Temevo il Verona, perché gioca in quella maniera con degli attaccanti che ti allungano», ammette il tecnico. Che poi spiega perché ha cambiato all'intervallo: «Nel secondo tempo, con Viola, siamo riusciti a fare quello che volevamo: mi dispiace per Shomurodov che aveva fatto molto bene, ma avevo bisogno di Viola in quella posizione fra le linee. Sapevo che loro avrebbero sempre messo la palla in verticale: non volevo accettare questa sfida e volevo scavalcare il loro centrocampo. Ma non ci siamo riusciti e ho preferito tornare a quello che conosciamo, mettendo Viola».

I rossoblù muovono la classifica, prima del trittico terribile con Atalanta, Inter e Juventus. «Stiamo bene, siamo in salute come condizione fisica e mentale. Sappiamo che andiamo a giocare tre partite difficilissime e dobbiamo prendere qualcosa».

Punto che vale. Il Cagliari tiene il passo, oltre che del Verona, delle altre dirette concorrenti Frosinone, Sassuolo e Udinese che a loro volta hanno fatto 1-1. «Era difficilissima anche oggi: quando non riesci a vincere meglio non perdere, bravo Scuffet a tenerci in partita e menomale che il secondo gol è stato annullato per fuorigioco. Abbiamo avuto anche noi la possibilità di vincere la gara, ma credo che il pareggio sia giusto».

L'1-1 l'ha firmato l'ex Sulemana, entrato da due minuti e al rientro dopo oltre due mesi (ultima presenza il 26 gennaio, quando si era infortunato col Torino. «Ha corsa, resistenza, velocità e tiro da fuori, solo che nel suo momento migliore si è fatto male alla caviglia. Mi è sembrato giusto metterlo dentro, aveva fatto un buonissimo girone d'andata». In vista delle prossime partite Ranieri non recupererà gli altri infortunati: «Petagna non torna ancora, quando ti fai male al soleo è un infortunio molto subdolo».

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