Il campionato è molto lungo per iniziare a piangersi addosso, ma una partenza così disastrosa non se l’aspettava nessuno.

I numeri sono impietosi, e assumono una connotazione ancor più negativa alla luce della vittoria della Salernitana sul Genoa. Dopo sette giornate di campionato il Cagliari è ultimo in classifica con tre punti, è l’unica squadra a non aver ancora vinto una partita e ha la peggior difesa della Serie A, con 16 gol subiti.

Il tutto con quattro partite casalinghe decisamente alla portata in cui i rossoblù sono riusciti a racimolare solo due punti: nell’ordine all’Unipol Domus sono passati lo Spezia, il Genoa, l’Empoli e il Venezia.

Tre volte i sardi sono stati in vantaggio e tutte e tre le volte sono stati rimontati: dalla Lazio all’Olimpico (da 1-2 a 2-2), dal Venezia in casa ieri e dal Genoa, sempre in casa, addirittura da 2-0 a 2-3.

Difesa colabrodo, tenuta fisica non ottimale, anche per l’età avanzata di diversi elementi e i passati infortuni di altri (Strootman su tutti). A centrocampo Marin e Nandez tirano la carretta, ma non basta. In attacco la squadra è abbastanza coperta con Keita e Pavoletti, ma deve ritrovare Joao Pedro, capocannoniere con quattro reti ma deludente nelle ultime tre partite.

L’obiettivo di una salvezza tranquilla sembra difficile, quello della salvezza è assolutamente alla portata di un team che ha qualità superiori rispetto a quelle di tante dirette concorrenti. Ora Mazzarri ha due settimane di tempo per lavorare sul aspetti tattici, fisici e soprattutto mentali di una squadra che ha bisogno di ritrovare fiducia in sé stessa. Dopo la sosta c’è un’altra gara casalinga, contro la Samp, e bisogna ripartire con un altro piglio.

(Unioneonline/L)

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