Entusiasta, ma sempre con i piedi per terra. L’aplomb di Claudio Ranieri è riconosciuto da sempre. «Sono soddisfatto perché non era facile», è l’esordio del tecnico nella sala stampa della Domus. «Siamo stati grandi nel primo tempo, nella ripresa non ci siamo abbassati noi: sono loro che hanno alzato il baricentro spinti dalla disperazione e hanno segnato, anche se va detto che noi abbiamo sbagliato la diagonale. Ora recuperiamo le energie nervose, che sono quelle che ti portano a guardare oltre. Fisicamente recuperi, dopo una partita del genere».

Lo spirito c’è stato da battaglia c’è stato: «Chi è venuto allo stadio pensando che non ci sarebbe stata sofferenza, sa poco di calcio o non conosce i playoff. Ci hanno sorpreso con i loro cambi di gioco e ci siamo messi a cinque. Poi serviva spinta e ho messo Azzi. Mancosu l’ho dosato: i playoff sono lunghi. Sui corner bravi a non farli colpire in solitudine. Il Venezia è arrivato ai playoff come noi la squadra più in forma del campionato. Non mi piace giocare a 5, ma a volta è utile. Rifarei le scelte che ho fatto anche perché ho passato il turno».

Il trascinatore dei rossoblù è stato Nandez: «Trascinatore sì. Quando ho visto che ha finito la benzina l’ho tolto».

Ora testa a martedì e al Parma: «Da domani faremo rivedere ai ragazzi la partita con il Parma, gli errori fatti e le cose buone», chiude Ranieri. «Abbiamo scalato il primo gradino. Dobbiamo finire questi playoff senza scrupoli di coscienza. Ci sono altre quattro partite. Speriamo. Se non sarà così, andrò in vacanza sereno perché saprò che i ragazzi hanno dato tutto. Il pubblico ha dato ai ragazzi una coesione incredibile».

Sull’altro fronte il tecnico Paolo Vanoli è comunque entusiasta per la prestazione dei suoi: «Siamo andati a un passo da un’impresa, contro una grandissima squadra. Ai ragazzi ho detto di guardarsi indietro e guardare che cosa sono riusciti a fare. Penso che la differenza si sia vista nel primo tempo e nella gestione dei momenti di difficoltà, ma nella ripresa direi che i ragazzi sono stati strepitosi».

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