Chi sale: Zito Luvumbo

Zito pigliatutto. In questo momento Luvumbo è forse l’unico giocatore del Cagliari in grado di inventare e mettere sotto pressione la difesa avversaria. Devastante a campo aperto, gli basta, però, anche solo mezzo metro per lasciare la sgommata decisiva. Come ieri a Brescia, in occasione del rigore procurato dal nulla e che ha sbloccato una partita davvero complicata per la sua squadra. L’esplosività e l’imprevedibilità non sono una novità, lo sono semmai la cura e la disciplina con le quali - ultimamente - sta gestendo i palloni ricevuti o recuperati (il più delle volte) con giocate funzionali al movimento dei compagni. E in fase di non possesso, non molla mai la presa.

Chi scende: Christos Kourfalidis

Corre tanto, spesso a vuoto e senza un filo logico. Cuore e polmoni non bastano per reggere l’urto del centrocampo bresciano sul quale va a sbattere sistematicamente, sino a quando Ranieri decide di sostituirlo. Dopo l’exploit col quale ha conquistato tutti, allenatore in primis, e aver tirato ininterrottamente la carretta per due mesi, Kourfalidis ha accusato il colpo, sia fisicamente che mentalmente? Magari avrebbe bisogno di rifiatare, ma l’emergenza a centrocampo costringe lui e i pochi superstiti agli straordinari. Nonostante l’inesperienza e qualche (inevitabile) passaggio a vuoto - resta il più vivace e testardo della compagnia. Almeno ci prova, poi.

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