Cagliari, anche contro l’Hellas è sconfitta: le pagelle dei rossoblù
Ancora male la difesa, Joao Pedro unica luce nel buio generale
Lovato cerca di fermare Simeone (Ansa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cagliari-Hellas Verona finisce 1-2 (Barak, Caprari, Simeone).
Le pagelle dei rossoblù.
Cragno 6: due buone parate su Hongla e Faraoni, poco può sul gol di Barak. Poi Caprari lo “fulmina” indovinando l’angolino basso.
Goldaniga 5: non al meglio, ma è anche troppo distratto. Si fa saltare quasi sempre e sul gol di Caprari l’opposizione è troppo blanda. Esce al 50’.
Lovato 4,5: con Dalbert si fa scappare Simeone in occasione del vantaggio ospite. Sul raddoppio sbaglia il fuorigioco. Per il resto la velocità del Cholito e poi anche Lasagna lo mettono in grandissima difficoltà.
Altare 6: uno dei più attenti e volitivi nella tempesta. Qualche sbavatura, ma riesce a sfoderare anche qualche provvidenziale chiusura e a proporre lanci interessanti verso l’attacco. La traversa gli nega un gol che poteva cambiare la partita.
Bellanova 5: inizia col freno a mano, poi progressivamente prova a sprintare. Ma troppo spesso sembra girare a vuoto, sia in fase offensiva che in fase difensiva. Esce al 75’.
Grassi 5,5: un argine troppo debole per contrastare la mediana veneta, veloce e fisica. In avanti poco incisivo, oppure impreciso.
Deiola 5: tanti errori e pochissimo contributo alla fase offensiva. Una delle peggiori partite del suo campionato. Esce dopo soli 45 minuti.
Marin 5: soffre anche lui la fisicità di Hongla e di Tameze e, calci piazzati a parte, non riesce praticamente a fare nulla. Fuori anche lui all’intervallo.
Dalbert 5: pasticcia sul primo gol permettendo a Simeone di involarsi. Corre molto, ma spesso a vuoto. Pochi suggerimenti in avanti, troppo spesso fuori misura.
Joao Pedro 6,5: sempre Joao, solo Joao. La punizione è l’ennesimo gioiello e consente al Cagliari di provare una rimonta che non si concretizza. Appena può ci prova, di piede o di testa. Peccato che i palloni giocabili siano pochi e che spesso debba arretrare lui per crearli.
Keita 5,5: la traversa colpita non basta a far dimenticare i restanti 49 minuti di anonimato.
Nandez (dal 46’) 5,5: buttato nella mischia nella ripresa, ha pochi minuti nella gambe e si vede. Mai uno strappo, mai un guizzo, mai il Nandez che conosciamo.
Rog (dal 46’) 6: poco fiato e poca condizione, ma voglia e grinta non mancano.
Pavoletti (dal 50’) 5,5: entra e dopo 15 secondi si fa ammonire. Molto nervoso, prova a volare in cielo per trovare l’inzuccata giusta, senza riuscirci.
Carboni (dal 50’) 6: entra deciso e concentrato e la difesa trova maggiore equilibrio.
Pereiro 5 (dal 75’): un quarto d’ora più sei minuti di recupero troppo compassati, quando invece dovrebbe aver voglia di spaccare il mondo. Dov’è la proverbiale garra charrua degli uruguaiani?
Mazzarri 5: ennesimo ko, con la squadra che fa vedere pochissimo in avanti e che si dimostra sempre troppo fragile in difesa. Non rischia Rog e Nandez dall’inizio, ma forse poco sarebbe cambiato. Ora le partite a disposizione per non sprofondare restano solamente tre.
(Unioneonline/l.f.)