La Juve paga i 15 punti di penalizzazione perdendo il 10,4 per cento in Borsa, a Napoli la Procura ipotizza il reato di false comunicazioni in Bilancio in relazione all’acquisto di Osimhen.

Disastro Juve in Borsa

La Juve riesce ad entrare agli scambi in Borsa dopo circa mezz'ora dall'avvio delle contrattazioni e cede il 10,4 per cento a 0,294 euro, pagando i 15 punti di penalizzazione nel campionato di Serie A che le sono stati comminati dalla Figc in relazione all'utilizzo delle plusvalenze sulla compravendita di giocatori. Il titolo ha segnato un ribasso massimo del 12%.

Il caso Osimhen

Intanto si registra una proroga di indagini sull'acquisto dell'attaccante del Napoli Victor Osimhen da parte della Procura partenopea che ipotizza nei confronti dei vertici della società azzurra il reato di false comunicazioni in bilancio. Lo riferiscono organi di stampa. La lente di ingrandimento degli inquirenti napoletani, che hanno avviato gli accertamenti sulla compravendita del giocatore dal Lille (per 71 milioni e 250mila euro) su impulso della magistratura transalpina, si concentrerà sulla cessione (che ha coinvolto altri quattro calciatori) per altri sei mesi: la chiusura delle indagini è quindi prevista in primavera. Al lavoro, da mesi, ci sono i finanzieri che stanno passando al setaccio tutta la documentazione. Accanto al reato di false comunicazioni in bilancio si ipotizza anche la dichiarazione fraudolenta, reato che riguarda il presidente della SSC Napoli Aurelio de Laurentiis, relativo a una parte della somma versata alla società francese, poco più di 21 milioni di euro, sulla quale non sarebbero stati versati 4,6 milioni di imposta sul valore aggiunto. La giustizia sportiva si era già occupata, senza rilevare illeciti, della compravendita dell'attaccante, e la società, attraverso i suoi legali ha ribadito di poter dimostrare la regolarità dell'operazione. 

(Unioneonline/lopi)

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