Ha vestito la maglia dell’Olbia sotto quattro gestioni differenti segnando una quarantina di gol, Giuseppe "Beppe" Giglio. Ma di derby con la Torres ne ha giocato uno solo.

«L’andata a Sassari in Serie D, nella stagione 2015/16 del passaggio di consegne tra Scanu e Marino: perdemmo 2-1», ricorda l’ex attaccante, oggi direttore sportivo della Vastogirardi nel girone F di Serie D. «È una partita molto sentita, circondata da un incredibile entusiasmo, e si affronteranno due squadre in un buono stato di forma, per cui è anche difficile fare previsioni sul derby di Olbia», aggiunge il 44enne giocatore d’origine siciliana, che delle contendenti della sfida della 29ª giornata di Serie C ha visto quest’anno una sola partita. «Dell’Olbia l’andata con l’Ancona al “Nespoli”, nella quale, a parte Ragatzu, che è una spanna sopra tutti, mi colpì molto Travaglini, della Torres, invece, mi è piaciuto Ruocco, ma io chiaramente domani tiferò Olbia», sottolinea Giglio, che in carriera tra i professionisti ha indossato anche le maglie di Catanzaro, Grosseto, Lucchese e Foggia, e in Sardegna ha giocato pure nel Budoni.

«L’Olbia è una buona squadra che ha pagato probabilmente, soprattutto a inizio stagione, lo scotto di avere molti giovani in rosa, ma ha i mezzi per risollevarsi in classifica», dice ancora il bomber di Salemi. «Alle spalle ha una società seria, che ha un progetto ben definito e persegue i suoi obiettivi senza distrazioni e con continuità, che è una grande dote nel calcio, e conoscendo il direttore sportivo Tatti, a cui faccio i complimenti – conclude Giglio – sono sicuro che i frutti del lavoro fatto anche sul piano della valorizzazione dei giovani arriveranno».

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